il caso

Fiorella e il giallo della laurea al concorso Aeroporti, l'Università di Bari non chiarisce: «Ma siamo pronti a denunciare»

massimiliano scagliarini

La segreteria di Scienze Politiche ha chiesto alla moglie del consigliere regionale Pd il permesso di fornire informazioni. Ma la pergamena finita nel mirino parla di Economia

BARI - L’Università di Bari ha chiesto alla dottoressa Carmela Fiorella di comunicare eventuali «controdeduzioni» rispetto alla richiesta della «Gazzetta» di ottenere conferma dell’esistenza del titolo di laurea corrispondente alla pergamena che la 38enne barlettana, moglie del consigliere regionale ed ex capogruppo pd Filippo Caracciolo, ha presentato per partecipare al concorso da dirigente del personale di Aeroporti di Puglia. Una decisione singolare, quella dell’Università, ma che tuttavia consente di aggiungere un altro tassello al puzzle.

Fiorella si è dimessa dal posto di dirigente mercoledì, cioè quando la «Gazzetta» ha pubblicato l’articolo in cui sono stati espressi dubbi sulla pergamena allegata alla domanda. Un «documento» (tra virgolette perché si tratta di una fotocopia, senza attestazioni di conformità né marca da bollo) relativo a una laurea specialistica in «Economia e management» dell’Università di Bari, rilasciata a seguito dell’esame finale del 26 settembre 2012, firmata dal rettore Antonio Felice Uricchio e dal direttore generale Federico Gallo. Il dubbio della «Gazzetta» nasceva dal fatto che Uricchio è stato eletto solo 14 mesi dopo, il 1° novembre 2013, e che Gallo è stato assunto tre anni dopo, il 12 settembre 2015. Da qui le richieste di chiarimenti formulate all’interessata (che non ha risposto), ad Aeroporti (che ha avviato accertamenti), ai rettori dell’epoca (che hanno espresso dubbi) e alla stessa Università. Fiorella ha nel frattempo scelto di dimettersi per «motivi personali» e «tutelare la tranquillità della famiglia».

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