La notizia
Olivieri, la prima notte fuori dal carcere. L'ex consigliere è in Salento: «Ormai non tornerà più in politica»
Venerdì il gup ha disposto la scarcerazione dalla cella di Lanciano dove era detenuto in alta sicurezza
BARI - È arrivato a Parabita poco dopo la mezzanotte di ieri, scortato dagli agenti della Penitenziaria che lo hanno trasportato dal carcere di Lanciano. Giacomo Olivieri ha trascorso la prima notte fuori dalla cella dopo 13 mesi, grazie all’ordinanza con cui il gup Giuseppe De Salvatore ha accolto la richiesta della difesa di ammorbidire il regime di custodia cautelare cui era sottoposto il 64enne ex consigliere regionale.
I difensori di Olivieri, Gaetano e Luca Castellaneta, hanno valorizzato la volontà del loro assistito di ammettere le condotte contestate: e cioè di aver pagato e fatto regali in cambio dei voti per la moglie alle elezioni comunali di Bari del 2019. Ammissioni che per la Dda sarebbero «al ribasso», perché Olivieri nega di aver avuto a che fare con esponenti dei clan baresi Parisi, Strisciuglio e Montani. «La qualificazione giuridica di quelle condotte confessate in sede di interrogatorio non competeva né compete all’imputato - ha scritto la difesa nell’istanza -. In particolare quanto dichiarato rappresenta univocamente la volontà dell’Olivieri di escludersi definitivamente da qualunque competizione elettorale, avendo svelato dinamiche note, ma spesso ignorate, a cui sono conseguite dure posizioni critiche e negative di tutti i partiti politici nei suoi confronti, tali da escludere, per il futuro, un suo coinvolgimento quale candidato o organizzatore di una lista elettorale, di un qualunque partito o raggruppamento politico».
Nell’interrogatorio del 12 febbraio davanti al gup Olivieri ha parlato di un presunto accordo con il governatore Michele Emiliano per «infiltrare» le primarie del centrodestra attraverso il candidato sindaco scelto da Olivieri e proveniente dalle file del centrosinistra. Nello stesso centrodestra venne schierata anche la moglie di Olivieri, Mari Lorusso, poi eletta e passata in maggioranza. Olivieri trascorrerà i domiciliari da solo, in una abitazione al secondo piano di una palazzina di Parabita. Non è escluso che decida di presenziare all’udienza in cui a maggio i difensori parleranno della sua posizione.