La zona del crollo
Crollo palazzina Bari, partono i lavori in via Pinto ma resta la «grana» macerie
La prossima settimana l’area dovrà essere bonificata dal cumulo di detriti
BARI - Tornano le ruspe in via Pinto. La zona in cui è avvenuto il crollo della palazzina lo scorso 5 marzo è ancora un cantiere a cielo aperto.
Ieri è stata aperta la cantierizzazione per la messa in sicurezza del civico 16, ovvero l’edificio strettamente connesso a quello imploso all’inizio del mese. L’opera è mirata preventivamente a rinforzare la struttura che resta in condizioni precarie malgrado il primo intervento di puntellamento avvenuto durante la demolizione controllata della parte residuale del palazzo collassato a inizio mese. La priorità attuale è scongiurare quantomeno il paventato «effetto a catena» di ulteriori crolli: un’eventualità ancora temuta a causa della «dipendenza» dei tre civici della strada (il 6, il 16 e il 22) l’uno dall’altro. I lavori sono stimati in circa due settimane, ma non risolveranno il problema dell’agibilità della struttura, il cui destino potrà essere valutato soltanto in una seconda fase. Dieci le famiglie che restano prive della loro abitazione: circa la metà sono ospitate allo studentato Adisu di via Camillo Rosalba.
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