IL MISTERO

Bari, le reliquie di San Nicola confiscate in Canada sono al centro di due processi penali

isabella maselli

Resta però ancora da accertare se i frammenti ossei siano autentici

BARI - I tre oggetti sacri che conterrebbero reliquie di San Nicola, ritrovati in Canada anni fa e ora restituiti all’Italia, sono stati al centro di due procedimenti penali, entrambi conclusi con la confisca. La vicenda, ancora un giallo quanto alla ricostruzione del viaggio che i tre reliquiari avrebbero fatto, e quando, per raggiungere il Paese oltreoceano, si arricchisce di nuovi dettagli.

Quello che si sa fino a questo momento è che nei primi mesi del 2019 il Canada Border Services Agency di Winnipeg ha bloccato un reliquiario in vetro con un frammento osseo di San Nicola - con tanto di sigillo in ceralacca e autentica del 2 maggio 1968, a firma di monsignor Michele Mincuzzi (risultata originale), vescovo ausiliario di Bari in quegli anni, attestante l’elargizione della reliquia in favore di un privato, che Mincuzzi però non aveva l’autorità per fare - e una capsella, cioè un cofanetto contenente le reliquie di sette santi, tra cui San Nicola, anch’essa corredata da autentica, datata 2 agosto 1841, a firma del cardinale Soglia Ceroni. L’importatore dichiarò alla dogana canadese di non avere documentazione relativa all’acquisto e alla esportazione dall’Italia perché, a suo dire, per tale tipologia di beni la legislazione italiana non prevedeva alcuna formalità nel caso in cui il valore stimato fosse inferiore ai 13.500 euro. A giugno 2020, il Cbsa di Winnipeg intercettò un altro oggetto...

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