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Bari, il procuratore Rossi: «I cellulari in carcere sono un problema enorme, il Ministero intervenga»

«I detenuti riescono a ricevere e usarli con facilità, girare video e metterli sui social serve a mostrare la sfrontatezza di queste persone»

BARI - «Attraverso il Dap», il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, «il ministero dovrebbe dare una risposta più concreta» al «problema enorme» dell’utilizzo dei cellulari nelle carceri», per il quale «occorre un intervento più efficace, un sistema di controllo». Lo ha detto il Procuratore di Bari, Roberto Rossi, nella conferenza stampa in cui oggi sono stati forniti particolari sulle 37 misure cautelari adottate dal gip in un’indagine della Dda sul traffico di droga gestito anche dal carcere. «Non sono più piccoli telefonini, ma smartphone. È una delle questioni su cui chiediamo al ministero di intervenire, non credo che i cittadini vogliano le riforme della magistratura, ma interventi sulla criminalità organizzata. Purtroppo il Dap allo stato attuale non ha un punto di riferimento».

«I detenuti riescono a ricevere e usare cellulari con facilità», ha sottolineato anche il procuratore aggiunto e coordinatore della Dda di Bari, Francesco Giannella, usandoli "anche solo per dimostrare la propria caratura criminale. Girare video e metterli sui social serve a mostrare la sfrontatezza di queste persone e serve a dimostrare il proprio carisma criminale», ha aggiunto.

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