crisi d'impresa
Bari, scongiurato il crac Gessyca: dal Tribunale sì al concordato
Marchio già ceduto in Veneto, si va avanti con il ramo Papillon. Il passivo ammonta a circa 15 milioni di euro, venduti fabbricati e impianti
BARI - A cavallo degli anni Novanta lo spot con Andy Luotto in onda sulle tv locali contribuì in maniera significativa a lanciare la notorietà della Gessyca Gelati. Alzi la mano chi, in quegli anni bambino o adolescente, non ha canticchiato il ritornello tormentone, caso di studio tra i guru della comunicazione pubblicitaria. Dopo l’apice, la crisi, con l’azienda conversanese fondata nel 1979 che ha accumulato negli anni un passivo di oltre 15 milioni di euro, sfiorando il crac. Solo sfiorando, appunto.
La Quarta sezione civile del Tribunale di Bari venerdì ha respinto due istanze di liquidazione giudiziale (il vecchio fallimento) e, con sentenza, ha omologato il concordato preventivo, accogliendo le istanze dell’avvocato Roberto Massarelli, legale di Gessyca (advisor finanziario Leonardo De Giosa). Il piano prevede la cessione del ramo di azienda dello storico marchio (già trasferito alla veneta Alea del gruppo De Angelis Food al prezzo di 4,5 milioni di euro); la prosecuzione dell’attività aziendale con il marchio Papillon (vendita porta a porta), negli anni d’oro sponsor della squadra di Conversano campione d’Italia della pallamano maschile; la vendita di beni non strumentali all’attività di impresa, tra tutti un fabbricato ad uso ricettivo a Conversano e un impianto fotovoltaico che insiste sul lastrico solare dell’opificio di proprietà della società.
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