Il caso

Bari, il Consiglio comunale contro De Laurentiis: «Chiarezza sulla gestione dello stadio San Nicola»

Francesco Petruzzelli

Seduta monotematica, anche per il centrosinistra da rivedere l’accordo con la famiglia

BARI - Nessuna alzata di scudi ma piena disponibilità a discutere del tema. Con la previsione di lavorare a un documento congiunto che indichi alla giunta comunale la possibile strada burocratica da intraprendere. Il caso «stadio San Nicola» irrompe nel dibattito politico al Comune di Bari con il centrosinistra che raccoglie immediatamente la richiesta del centrodestra: una seduta monotematica del Consiglio comunale per approfondire i punti della gestione e della manutenzione ordinaria dell’impianto sportivo dato in concessione alla società calcistica dei De Laurentiis.

Un’unità di intenti apparsa subito palese ieri mattina nella conferenza dei capigruppo che ha individuato come prima data utile quella di venerdì 21 febbraio alle ore 16 per affrontare in aula la vicenda che continua a infiammare la tifoseria e che ora fa capolino anche tra le forze politiche. Un tema molto sentito soprattutto dopo le recenti immagini che hanno fatto il giro della rete tra bagni al limite dell’agibilità, seggiolini sporchi e allagamenti ai varchi di ingresso dello stadio, soprattutto durante la partita Bari-Brescia dello scorso 18 gennaio. Disservizi sui quali il club ha comunque annunciato interventi e controlli immediati spiegando di aver già speso in questi anni 5,5 milioni per la manutenzione del San Nicola.

Ascoltando i vari consiglieri comunali di centrosinistra nessuno pare essere contrario all’idea di affrontare la «situazione stadio» nell’aula consiliare. «Favorevolissimo alla seduta monotematica. Qui non stiamo solo parlando di un fatto sportivo, ma di una gestione dello stadio che lascia a desiderare. E la società deve fare la sua parte - spiega Francesco Giannuzzi capogruppo della civica Con -. Lo stadio è stato dato gratis in concessione per far sì che il club potesse destinare risorse per ottenere risultati importanti a livello calcistico, ma questo non è avvenuto. Allora è forse arrivato il momento di rivedere la convenzione. Non possono essere i baresi a finanziare gli importanti costi dell’impianto». Anche dal Movimento Cinque Stelle arriva disco verde. «Ben venga tutto ciò che può aiutare a fare chiarezza e trasparenza - spiega il pentastellato Italo Carelli -. Io già un anno fa fui il primo a chiedere chiarimenti al Comune sul pagamento o meno della Tari da parte della società. Quindi anche questa volta non ci tireremo indietro nel chiedere altri approfondimenti sulla gestione dello stadio». «La richiesta di un Consiglio monotematico da parte del centrodestra è un legittimo strumento democratico. Nessuna preclusione ma nel dibattito ci sia poi una netta distinzione tra l’essere tifoso e l’essere amministratore pubblico» avverte Pierluigi Introna, capogruppo della civica Leccese Sindaco.

«L’approfondimento è di certo necessario, forse dedicare un’intera seduta al caso stadio mi sembra un po’ eccessivo ma parliamone. Anche se ritengo che in questo momento siano altre le priorità per i cittadini» dice Victor Laforgia, capogruppo di Laforgia Sindaco. E in casa Pd sono diversi i punti di vista riguardanti soprattutto la nuova concessione (quella attuale scade a maggio 2026). «La prossima la si renda con criteri più stringenti» dice il dem Nicola Amoruso. «Il mio auspicio è che la seduta si concluda poi con un ordine del giorno che impegni l’amministrazione comunale a predisporre una nuova convenzione che preveda un forte ritorno economico alla città da parte del gestore soprattutto sugli eventi di tipo culturale, che vincoli il gestore a una puntuale e sistematica manutenzione ordinaria. Si dovrebbe prevedere un canone d’affitto con la possibilità di abbatterlo se il concessionario dimostrasse di farsi carico di opere di straordinaria manutenzione» ragiona Antonio Bozzo (Pd). Proprio Bozzo nell’ultimo question time di Consiglio comunale ha sollevato il problema stadio, raccogliendo anche gli assist dai banchi dei colleghi di centrodestra, in particolare da Antonio Ciaula (Fratelli d’Italia). Non è da escludere che entrambi lavorino a un documento congiunto da presentare poi in aula e all’attenzione della giunta Leccese.

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