I numeri

Stalking tra minori: a Bari denunce e fascicoli sono in aumento

Giovanni Longo

Solo nel circondario di Bari si è passati dai 186 delitti relativi alla libertà sessuale e ai 311 procedimenti per stalking nel periodo 1° luglio 2021-30-6-2022, ai (rispettivamente) 223 e 392 registrati nell’ultimo periodo preso in considerazione dalla relazione

BARI - Le denunce relative ai delitti contro la libertà sessuale e per il reato per stalking sono in aumento. È quanto emerge dalla relazione sull’amministrazione della giustizia nel periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024 diffusa nel corso della recente inaugurazione dell’anno giudiziario 2025. Solo nel circondario di Bari si è passati dai 186 delitti relativi alla libertà sessuale e ai 311 procedimenti per stalking nel periodo 1° luglio 2021-30-6-2022, ai (rispettivamente) 223 e 392 registrati nell’ultimo periodo preso in considerazione dalla relazione. Un aumento consistente nel giro di due anni, dunque.

Il fenomeno è particolarmente allarmante soprattutto tra i minori. Iscritte ben 34 denunce in materia di delitti contro la libertà sessuale, con un aumento nel distretto rispetto all’ultimo anno pari al 10% ed un incremento medio nel triennio del 29%. Anche con riferimento al reato di stalking, si registra in una fascia d’età così delicata un incremento, rispetto all’analogo periodo precedente, pari al 36%, con un incremento medio nel triennio del 28%. Questi i dati che emergono dal monitoraggio effettuato dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni. Statistiche che indicano chiaramente quanto questo tipo di delitti si stiano diffondendo tra i più giovani.

Un dato che deve fare riflettere non solo la magistratura, ma anche tutte le istituzioni che si occupano di minori. «Si tratta di dati numerici che confermano una criminalità minorile sempre più protesa verso la commissione di reati caratterizzati da particolare aggressività», si legge nella relazione.

Va detto che la risposta di tutte le Procure del distretto (Bari, Trani e Foggia) sul fronte del contrasto a questo genere di delitti, è comunque piuttosto intensa, concretizzandosi con diverse azioni e strategie. Vanno in questa direzione «la costituzione di gruppi di magistrati specializzati per la trattazione dei procedimenti relativi all’area della violenza di genere e domestica; la riduzione al minimo dei tempi di esaurimento delle varie fasi processuali e le indicazioni operative, contenute in apposite direttive, fornite agli agenti di polizia giudiziaria; la realizzazione di forme di intervento integrato con gli enti locali, le strutture sanitarie, i servizi sociali, i centri antiviolenza e i soggetti del Terzo settore attivi sul territorio».

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