Il voto

Comune di Bari, ok all'ordine del giorno: «Riconoscere lo Stato della Palestina». Il commento del console di Isralele: «È propaganda»

L'ok unanime impegna il sindaco a inviare richiesta al governo

BARI - Riconoscere lo Stato di Palestina «come entità sovrana e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale». E' quanto prevede l’ordine del giorno approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale di Bari, con il quale impegna il sindaco, Vito Leccese, a «trasmettere al governo italiano la richiesta». Prima firmataria del documento è Francesca Bottalico, candidata per la Coalizione e consigliera di Bari bene comune.

L’ordine del giorno, inoltre, intende «promuovere, in coordinamento con altri sindaci e amministrazioni locali, un’azione comune di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari», ribadendo «la solidarietà della città di Bari verso il popolo palestinese e il diritto di Israele a vivere in sicurezza e pace».

Il documento evidenzia, fra le altre cose, che «il riconoscimento dello Stato di Palestina è un passo fondamentale per equiparare la sua condizione a quella di altri Stati e per garantire il rispetto del diritto Internazionale e dei diritti umani». 

IL COMMENTO DEL CONSOLE DI ISRAELE

«Non entro nel merito della questione, perché non è questo il punto, ma non posso restare in silenzio di fronte a una mozione, approvata ieri dal Consiglio comunale di Bari, che impegna il sindaco ad attivarsi con il governo Meloni perché venga riconosciuto lo Stato di Palestina. Propositi più o meno condivisibili e per i quali, nei luoghi appropriati e con la giusta tempistica, ci sono istituzioni deputate a discuterne e a cercare soluzioni, ma se al Comune di Bari c'è qualcuno che pensa che con un documento si possano raggiungere obiettivi che da più di decenni le diplomazie mondiali non riescono a raggiungere, allora vuol dire allora che i baresi hanno sbagliato a eleggere i propri rappresentanti o meglio ancora sono i rappresentanti a non aver ben compreso le tematiche per le quali i baresi li hanno responsabilizzati». Lo dichiara in una nota il console onorario d’Israele per la Puglia, la Basilicata e per il Molise, Luigi De Santis.

«Intanto, perché è molto probabile - aggiunge - che quando li hanno votati non pensavano di mandarli all’Onu per influire sulle decisioni internazionali, ma a Palazzo di Città a risolvere i problemi di Bari, ma perché in un momento delicato come quello attuale - dove davvero possiamo essere a un passo dalla tregua - andare a proporre una mozione del genere ha solo il sapore della propaganda, se non della provocazione, come quella della bandiera della Palestina (poi diventata, prima di sparire, un’anguria) affisa sul balcone del Comune».

«Lo scorso fine settimana abbiamo assistito a un attacco alla Sinagoga di Bologna e a continue manifestazioni anti Israele, ma i proponenti -afferma De Santis - sono certi che con la loro iniziativa non contribuiscano a creare un clima di contrapposizione sempre più pericoloso che non fa bene a nessuno?».

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