La situazione
«I loculi storici abusivi vanno liberati subito», altro caso al cimitero di Conversano
Sarebbero tutti, formalmente, abusivi i feretri tumulati nei lotti cimiteriali storici (quelli cioè concessi 99 anni fa) e dovranno essere estumulati con urgenza, restituendo al Comune i loculi acquistati
CONVERSANO - C’è anche un caso loculi-storici al cimitero comunale ed uno che riguarda le lampade votive. Dopo la vicenda dell’occupazione abusiva di alcuni «cassettoni» scoperta da diversi cittadini e della quale si è occupata la Gazzetta, è venuto alla luce un caso ancora più clamoroso che dimostra quanto, nel camposanto cittadino regni da anni il caos gestionale. Sarebbero tutti, formalmente, abusivi i feretri tumulati nei lotti cimiteriali storici (quelli cioè concessi 99 anni fa) e dovranno essere estumulati con urgenza, restituendo al Comune i loculi acquistati.
A darne notizia è l’amministrazione comunale con l’ufficio patrimonio dell’ente. Interrogati nell’ultima seduta di consiglio comunale dell’anno, sul caos che sta scatenando proteste e segnalazioni da parte delle famiglie, l’assessora Francesca Lippolis e il direttore dell’ufficio patrimonio Massimo D’Adamo hanno così spiegato in consiglio comunale: «La concessione cimiteriale - hanno comunicato, rispondendo all’interrogazione del consigliere Maurizio Galiano (Valore futuro) - ha una durata limitata nel tempo. La norma stabilisce che le concessioni, non perpetue, sono state rilasciate a tempo determinato per una durata non superiore a 99 anni e i loculi vanno assolutamente liberati con la restituzione del 50 per cento della somma versata all’atto dell’acquisto».
I cittadini interessati dovranno restituire i loculi dei propri nonni o bisnonni, in particolare quelli occupati da far data dal 1925 e in date precedenti. Si tratta di centinaia di spazi che una volta liberati metterebbero nella disponibilità del demanio pubblico (aggiungendosi ai 243 liberi, rilevati con inventario) un gran numero di loculi, superando così il problema della carenza di spazi che ha costretto l’ente a progettare l’ennesimo ampliamento dell’area cimiteriale di via Golgota e a indire un bando, con tanto di graduatoria che vede decine e decine di cittadini in lista di attesa da 3 anni, pur avendo pagato un congruo anticipo.
Il caos al camposanto è confermato da altri fatti clamorosi, rilevati e resi pubblici dagli stessi amministratori, che gettano ombre sulla gestione del cimitero negli ultimi decenni. Il primo riguarda i documenti di ben 6 lotti cimiteriali; spariti dagli uffici del camposanto, costringono adesso gli addetti a dover ricostruire la storia di centinaia di loculi, cappelle e concessioni.
Il secondo riguarda le luci votive: «Nei giorni scorsi - ha rilevato il consigliere Galiano - è apparsa nel cimitero una locandina con tanto di avviso: invita tutti coloro che non hanno ricevuto l’avviso di pagamento del canone comunale delle lampade votive 2024, a rivolgersi spontaneamente e con urgenza all’ufficio cimiteriale». «È un fatto clamoroso - chiosa il consigliere -: l’ente, pur disponendo di un censimento con data base dei loculi e delle concessioni, non è in grado di riscuotere il canone. È un fatto da Corte dei Conti secondo me, che conferma i dubbi: c’è qualcosa che non funziona nella gestione dei servizi cimiteriali?».