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Bari, dal 10 gennaio via alla raccolta porta a porta a Sant’Anna, San Giorgio e Torre a Mare
La novità: l'operatore ecologico di quartiere, introdotto in maniera sperimentale e che verrà poi esteso al resto della città
BARI - Il 10 gennaio 2025 partirà il servizio di raccolta differenziata porta a porta nelle zone di Sant’Anna, San Giorgio e Torre a Mare (Municipio I), a Bari. Una misura che interesserà più di 14mila cittadini, 6.334 utenze domestiche, 136 condomini e 265 utenze non domestiche. In tutte le zone coinvolte, dunque, spariranno i contenitori stradali.
I titolari delle utenze domestiche che non lo avessero ancora fatto possono effettuare il ritiro dei kit nell’info point dedicato, allestito nella sede comunale di via Monte Sei Busi 2, a Torre a mare, aperta il martedì e il giovedì dalle ore 7.30 alle 13.30 e il venerdì dalle ore 13.30 alle 19.30.
Dopo la prima fase propedeutica dedicata prettamente all’informazione e alla distribuzione dei kit, dunque, si passa alla fase operativa, con l’avvio vero e proprio del servizio.
«Contestualmente, avviamo il servizio dell'operatore ecologico di quartiere, che sarà un punto di riferimento per i cittadini, pensato per semplificare e migliorare il rapporto tra i residenti e l’azienda di gestione dei rifiuti, creando un canale diretto di comunicazione e supporto», ha dichiarato l’assessora al Clima, Transizione ecologica e Ambiente Elda Perlino.
«Accanto all’annunciata estensione della raccolta porta a porta nei quartieri a sud di Bari, abbiamo ritenuto fondamentale istituire la figura dell’operatore ecologico di quartiere nelle zone del territorio comunale in cui si registrano le maggiori criticità - ha dichiarato il sindaco di Bari, Vito Leccese -. Lo faremo in via sperimentale per valutarne l’efficacia prima di estendere il servizio all’intera città. Nel programma di mandato abbiamo immaginato questa figura come una sorta di facilitatore nella comunicazione tra la cittadinanza e l’azienda, cui affidare interventi che garantiscano una maggiore igiene urbana. L’impegno condiviso con Amiu va nella direzione di un efficientamento del servizio, nonostante le difficoltà legate all’assunzione di nuovo personale e agli impianti di trattamento dei rifiuti che non lavorano ancora a pieno regime. In questo momento tutti i Comuni pugliesi sono in sofferenza a causa dei costi degli impianti minimi a livello regionale»