il processo

Narcotraffico dalla Spagna, pene fino a 20 anni per 22 persone: condannato anche Cavallari jr.

Per il figlio di Cicci Cavallari, l'ex re Mida della sanità privata pugliese, pena a 12 anni di reclusione in continuazione con un precedente patteggiamento sempre per droga

BARI - La gup del Tribunale di Bari Anna Perrelli ha condannato a pene comprese tra i 20 anni e i 16 mesi di reclusione 22 persone, accusate di narcotraffico dalla Spagna. Tra loro Alceste Gianky Cavallari, figlio di Cicci Cavallari, l'ex re Mida della sanità privata pugliese, condannato a 12 anni di reclusione in continuazione con un precedente patteggiamento sempre per droga.

L'inchiesta della Dda a giugno 2023 ha portato all'arresto di Cavallari e un'altra ventina di persone, tra le quali i presunti capi dell'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, il boss di Noicattaro Giuseppe Annoscia, l’ex sanguinario di Poggiallegro, affiliato al clan Parisi di Japigia (ha trascorso in cella quasi 27 anni per 11 omicidi risalenti agli anni), e il pregiudicato di Altamura Vito Facendola (entrambi condannati oggi a 20 anni di reclusione). Condannate anche le mogli dei due pluripregiudicati, Vincenza Bottalico e Maria Scalzo (rispettivamente a 6 anni e 8 mesi e a 7 anni 8 mesi di reclusione) e i presunti fornitori di droga che intrattenevano i rapporti con i narcos in Spagna e gestivano le spedizioni dello stupefacente, Giuseppe Calia (13 anni e 8 mesi di reclusione) e Angelantonio Basile (11 anni).
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