serie b

Bari calcio, Longo non si dà pace: «Ai punti meglio noi»

Pierpaolo Paterno

«Se avessimo segnato il rigore sarebbe stata una gara più facile. Non è semplice giocare dopo aver subito gol dopo appena 40 secondi»

BARI - Se non si torce le mani, Moreno Longo ha comunque diversi motivi per recriminare. Il pareggio di Brescia presenta al Bari un conto agrodolce per quanto seminato e non raccolto. Bari toccato nel debole dopo appena trenta secondi di partita. Un colpo a freddo da fare raggelare chiunque. Tanto che per riscaldare i motori, i biancorossi ci mettono una ventina di minuti. La carburazione nel gol del pareggio di Dorval. Sembrerebbe l’imbeccata per una clamorosa, quanto tutto sommato legittima, rimonta. Finale del primo tempo in crescendo, senza tuttavia portare profitto. Vedi il rigore fallito da Falletti - all’inizio schierato dal tecnico in tandem con Sibilli -. E la successiva traversa piena - secondo legno di giornata - sull’inzuccata dello sfortunato Novakovich. Opzioni tecniche con naturale ripensamento tattico (si torna all’antico 3-4-1-2) e tecnico nella parte finale con gli innesti di Lasagna, Manzari e Sgarbi. Soluzioni per mandare in porto il nono pareggio stagionale ed il tredicesimo risultato utile consecutivo portatore di 21 tasselli e del sesto posto in classifica.

«Ai punti - il commento a caldo di Moreno Longo - avremmo meritato di vincere. Penso al rigore sbagliato e alla traversa. Così non è stato. Mi tengo il fatto che la squadra abbia saputo interpretare una partita differente. Andare sotto dopo pochi secondi poteva metterci ko. Poi, trovate le misure, abbiamo ripreso possesso del campo e creato i presupposti per vincere. A quel punto, il Brescia ha cambiato di nuovo modulo. Siamo stati imprecisi nell’ultimo passaggio. Pur rischiando quasi niente. Alla fine, portiamo via un ottimo punto su un campo difficile come quello di Brescia».

Longo si accontenta, pur considerando che i cambi in corsa non hanno inciso: «A sorpresa - continua il tecnico biancorosso - il Brescia si è presentato con un 4-4-2 in linea che non ci aspettavamo. I cambi? Quando li fai speri che possano incidere. Hanno fatto del loro meglio. Sono sempre partite tirate ed il subentro non è mai facile. Ci è mancato un pizzico di qualità nelle giocate. Sono ragazzi che meritano fiducia. A Manzari e Sgarbi servono minutaggi. Solo facendo esperienza potranno essere decisivi in futuro».

«Il cambio di modulo - aggiunge Longo - era per metterli in difficoltà. Potevamo trovare ancora di più i mediani. La prestazione globale è stata buona. L’attenzione della squadra è stata alta, anche subendo il gol fortuito su rimpallo di avvio gara. Non una disattenzione. Non ci siamo disuniti, anzi. Siamo cresciuti sempre di più». L’errore di Falletti dal dischetto può avere inciso sul morale. Longo sottoscrive: «È stato determinante per l’economia della partita. Poteva uscirne una diversa. Il rigorista è Sibilli, ma in campo si sviluppano dinamiche diverse. Beppe è stato disponibile per aiutare Falletti a sbloccarsi. Cesar è forte e ci farà divertire perché ha tanta qualità. Sono contento di come abbiano lavorato uno accanto all’altro. Falletti ha giocato un’ora che gli servirà per crescere. Sibilli, nella continuità, deve trovare la sua strada. Ha giocato a sprazzi. Anche lui è un giocatore di qualità. Di quelli che piacciono a me. Entrambi sanno dove migliorare. Bene anche Novakovich, anche se qualche posizione andava gestita meglio».

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