Il fatto

Al cimitero di Conversano estranei nei loculi di famiglia: segnalati già quattro episodi

Antonio Galizia

Le sepolture abusive scoperte per caso. Indagini in corso

CONVERSANO - Era tornato per le festività di Ognissanti e durante una visita al cimitero di Conversano, si è accorto che nei loculi di famiglia erano state sepolte altre persone, sconosciute e senza legami di parentela. I proprietari hanno segnalato l’incredibile vicenda all’autorità competente ed ora attendono riscontri sui responsabili del presunto abuso.

Dopo questa segnalazione è emerso che il fenomeno dell’occupazione dei loculi sarebbe molto diffuso nel cimitero cittadino. Alcune presunte vittime rivelano che dopo aver segnalato l’accaduto, hanno ottenuto la restituzione dei loculi. Le agenzie funerarie del posto, spiegano che in realtà i loculi acquistati dai privati verrebbero solo ceduti in concessione dal Comune e l’ente, solo in caso di estrema urgenza potrebbe procedere con la requisizione. In questo caso, però, i cittadini – sottolineano i titolari delle agenzie – vanno avvisati prima e l’occupazione temporanea va regolamentata, come previsto dalle norme, con tanto di atto di comodato d’uso. Sono quattro le famiglie che in questo momento attendono risposte e chiedono di liberare i propri loculi dai feretri non riconducibili alle proprie famiglie.

I dati reali, invece, parlerebbero di un fenomeno diffuso. In queste ore, il viavai dei cittadini al cimitero e agli uffici comunali, si è fatto decisamente intenso. I proprietari dei loculi vogliono sincerarsi dell’accaduto e capire se ad eseguire le tumulazioni abusive siano stati estranei abusivi da denunciare all’autorità giudiziaria o se queste tumulazioni siano state autorizzate dal Comune che potrebbe aver concesso l’occupazione per carenza di spazi. Da Feniof (Federazione nazionale imprese onoranze funebri)-Confcommercio apprendiamo che le requisizioni dei loculi cimiteriali sono così regolamentate: «La requisizione è un istituto disciplinato dal secondo comma dell’articolo 835 del Codice civile mediante il rinvio alle leggi speciali, che, però, risultano applicabili solo “quando ricorrono gravi e urgenti necessità pubbliche, militari o civili».

«L’ordinanza di requisizione costituisce un provvedimento extra ordinem, in quanto derogatorio del principio di tipicità che normalmente presiede alla adozione dei provvedimenti amministrativi, al fine di consentire alla pubblica amministrazione di sopperire a situazioni straordinarie ed urgenti che non potrebbero essere efficacemente fronteggiate attraverso l’uso dei poteri autorizzativi, ordinariamente previsti in capo all’amministrazione».

Situazioni straordinarie, a Conversano, non se ne sono verificate negli ultimi anni, nemmeno nel periodo della pandemia, per cui i cittadini chiedono spiegazioni. Dopo le segnalazioni ed a seguito di un esposto a firma della federazione delle imprese funebri, è accaduto che la Asl Ba, insieme agli ispettori dell’Ufficio tecnico comunale e agli agenti della Polizia locale, ha avviato controlli presso le case funerarie e acquisito documenti presso gli uffici comunali.

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