L'appuntamento

Un Mediterraneo di sviluppo: la sfida del Ciheam di Bari

Davide Lattanzi

L’obiettivo: potenziare le sinergie con l’Africa. Un talk show con Leccese e Raeli

BARI - Mediterraneo, giovani e innovazione. Ecco le tre parole chiave che contraddistinguono la IV edizione della Mediterranean Innovation Agrifood Week, inaugurata martedì sera nella cornice del Kursaal Santalucia di Bari e organizzata dal Ciheam Bari (il Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei) con il supporto del Mip (Partenariato mediterraneo per l’innovazione) e con la media partnership di Rai e La Gazzetta del Mezzogiorno.

La serata, culminata col concerto di Eugenio Bennato, s’è aperta con un talk show introdotto da Damiano Petruzzella (ideatore dell’iniziativa e responsabile del settore innovazione del Ciheam Bari) e moderato dalla giornalista Marisa Ingrosso. Sul palco, la direttora del Dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, il sindaco di Bari Vito Leccese e il direttore di Ciheam Bari Maurizio Raeli.

Davanti a una platea interessata e ricca di autorità, fra cui il direttore della «Gazzetta» Mimmo Mazza, i relatori hanno posto l’attenzione sul cruciale tema dello sviluppo e della cooperazione nel Mediterraneo. Fondamentale, in tal senso, la necessità di rafforzare la collaborazione tra istituzioni e attori per rinforzare i rapporti tra i Paesi di un bacino destinato a crescere esponenzialmente. Proprio in tale ottica, andrà rinforzata l’assistenza per supportare l’imprenditorialità giovanile soprattutto in Africa grazie alla sinergia con le imprese italiane e al ruolo del «Sistema Paese». La formazione professionale, la creazione di una cultura imprenditoriale nei giovani, le strategie per creare impresa rappresenteranno le prossime sfide da affrontare.

La IV edizione della Mediterranean Innovation Agrifood Week coinvolgerà 14 Paesi del Mediterraneo e dell’Africa, 34 organizzazioni di supporto alle imprese (tra incubatori, acceleratori e business cluster), 21 start-up, 80 imprese italiane, 14 organizzazioni internazionali.

Il tema centrale dell’edizione 2024, «The Future is Young: Open Collaboration for Innovative Visions», mira proprio a potenziare le sinergie tra istituzioni, imprese e incubatori per sostenere l’evoluzione degli ecosistemi innovativi nel Mediterraneo e in Africa, ispirandosi agli obiettivi del Piano Mattei.

Da ieri e fino a domani, i lavori della Mia Week si svolgono al Ciheam Bari (con sede a Valenzano). Un momento fondamentale di un fittissimo programma si vivrà oggi alle 12.15: il viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, darà il via ai lavori per la costruzione del nuovo Hub Internazionale per la formazione e l’innovazione.

Una struttura che risponderà proprio alla crescente esigenza dei giovani di acquisire competenze adeguate a un mondo del lavoro sempre più orientato alla transizione ecologica e alla sostenibilità alimentare nei Paesi africani.

L’hub si prefigge di ergersi a polo di eccellenza per la formazione di futuri professionisti provenienti dai Paesi partner dell’Italia, favorendo lo sviluppo di relazioni economiche e culturali.

Il centro, progettato con tecnologie avanzate e a impatto zero, mira a implementare conoscenze e competenze per la classe dirigente del domani, nonché a promuovere l’innovazione imprenditoriale, in particolare in Africa.

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