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Bari, Sansolini ha confessato e lascia il carcere: dopo 15 giorni l’ex capo degli appalti Asl va ai domiciliari

Il provvedimento del Gip dopo l’interrogatorio fiume di ieri, 26 novembre: «Atteggiamento collaborativo»

BARI - Nicola Sansolini esce dal carcere e va ai domiciliari. Dopo l’interrogatorio di ieri 26 novembre, in cui l’ex capo dell’Area tecnica della Asl di Bari ha confessato le tangenti, il gip Giuseppe Ronzino ha dato l’ok alla scarcerazione. Determinante il parere positivo del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani: nelle oltre tre ore di interrogatorio, con un «atteggiamento collaborativo», Sansolini (assistito dall’avvocato Antonio La Scala) ha confermato di aver preso tangenti dagli imprenditori cui aveva fatto ottenere appalti.

Il gip, pur ritenendo le esigenze cautelari «tuttora gravi e attuali», ha ritenuto che queste possano «essere adeguatamente fronteggiate» con i domiciliari. Sansolini, dopo l'arresto, è stato sospeso dalla Asl di Bari e nei suoi confronti è stato preso anche un provvedimento cautelare da parte del Consiglio di disciplina dell'Ordine degli ingegneri di Taranto. 

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