La notizia

Caporalato nei campi del sud-est barese: in 14 rischiano il processo, 68 vittime

Isabella Maselli

Chiesto il rinvio a giudizio anche per i titolari di dieci aziende agricole

TURI - Rischiano un processo per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro le 14 persone, due presunti «caporali» e i titolari di dieci aziende agricole del Sudest Barese e della bassa Murgia, coinvolte nell’indagine della Procura di Bari sullo sfruttamento di decine di braccianti agricoli. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio dei 14 imputati. L’udienza preliminare inizierà il 19 novembre. Le parti offese identificate e che potranno costituirsi parte civile chiedendo un risarcimento dei danni in caso di condanna sono 70, tra le quali 68 braccianti, quasi tutti italiani, che sarebbero stati sfruttati nei campi, Regione Puglia e Comune di Turi.

Stando alle accuse, i lavoratori avrebbero guadagnato meno di cinque euro all’ora per sette ore nei campi sotto il sole, senza la possibilità di riposarsi e lavorare in sicurezza. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla pm Grazia Errede, hanno rivelato che gli imputati arruolavano i braccianti agricoli con annunci su Facebook e scambi di informazioni e documenti sulle chat private di WhatsApp, pagandoli poi in nero metà del dovuto e, per intimidirli e costringerli ad ubbidire, raccontavano di essere imparentati con i boss della camorra barese...

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