La notizia
«Gli italiani rivendicano il diritto di pranzare banchettando sulla spiaggia»: e Bari finisce sul New York Times
Il reportage di Emma Bubola, direttamente da San Girolamo, racconta la tradizione di portare parmigiana e altre leccornie per allietare la giornata di mare
BARI - Chissà cosa devono aver pensato i vacanzieri che si stavano godendo la giornata di mare sulla spiaggia di San Girolamo, a Bari, tra il lungomare e il cosiddetto «canalone», che nulla ha da invidiare ai lidi attrezzati, quando si sono visti arrivare una giornalista del New York Times, Emma Bubola, che ha voluto curiosare nelle loro teglie e borse frigo per scoprire cosa si erano portati da mangiare per allietare il pranzo. «Intorno all'1, quando il sole raggiunge il picco e le temperature crescono, l'odore di peperoni fritti si fa strada tra ombrelloni e sdraio». Comincia così il reportage della giornalista, che descrive il profilo standard del bagnante: gioca a carte, su sedie di plastica, poi sbaracca tutto, chiama i figli per pranzo, e tira fuori tovaglie, teglie d'alluminio con lasagna, riso patate e cozze, pasta ai frutti di mare, salsiccia, dando vita alla tradizione tutta italiana di banchettare al mare. «Quando fa troppo caldo mangiamo verdure... come la parmigiana». E si continua ascoltando le voci anche di chi chiederebbe un po' più di decoro.