Il caso
Bari, ubriaco alla guida, cadono le accuse: «I vigili urbani hanno sbagliato la procedura»
Prima di effettuare la prova dell’etilometro gli agenti devono avvertire la persona interessata della facoltà di farsi assistere da un difensore
BARI - Prima di effettuare la prova dell’etilometro gli agenti devono avvertire la persona interessata della facoltà di farsi assistere da un difensore. Un obbligo che non risulta rispettato nel caso di un automobilista barese, scoperto alla guida dalla Polizia municipale di Bari in stato di ebbrezza alcolica. Ed è per questo che la Procura, con il vpo Lorenzo Scaramuzzi, è stata costretta a chiedere l’archiviazione delle accuse.
E dunque, nei fatti, l’automobilista (difeso dall’avvocato Antonio La Scala) è scampato alla pena prevista in questi casi, nonostante «prima dell’invito a sottoporsi all’etilometro» presentasse «forte alito alcoolico, occhi lucidi, precario equilibrio» ed era conseguentemente ipotizzabile la «guida in stato di ebbrezza». Ma l’uomo «avrebbe dovuto essere preventivamente avvertito della facoltà di farsi assistere da un difensore», poiché il test con l’etilometro è considerato una ispezione, cosa che nel caso concreto non sarebbe avvenuta. «Tale ultima mancanza - scrive il vpo - integra per giurisprudenza consolidata una nullità a regime intermedio», e fa venir meno gli elementi utili «a sostenere l’accusa in giudizio». Di qui, appunto, la richiesta di archiviazione.