Domenica 07 Settembre 2025 | 01:00

Quarant’anni di maltrattamenti: a Bari condannato ex marito violento

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Quarant’anni di maltrattamenti: a Bari condannato ex marito violento

Avrebbe insultato, minacciato e picchiato la moglie dal 1983 al 2021. I giudici hanno stabilito 10mila euro di provvisionale per l’ex e le spese legali

Sabato 29 Giugno 2024, 12:43

BARI - «Ti farò morire di fame» e dopo averla insultata e minacciata di morte, le lanciava oggetti, la colpiva con pugni allo stomaco, le stringeva le mani alla gola. Per quasi quarant’anni un marito violento avrebbe maltrattato la moglie, offendendola e picchiandola fino a quando lei, dopo l’ultima violenza aggressione, ha deciso di denunciare.

Per l’uomo, un 65enne della provincia di Bari, la Corte di Appello ha confermato la condanna per maltrattamenti e lesioni personali, pur riducendo - per concessione delle attenuanti generiche - la pena inflitta da 3 anni e 2 mesi a 2 anni, un mese e dieci giorni di reclusione.

I due, coetanei, si erano sposati nel 1983, lei appena 23enne. Qualche mese dopo sarebbero iniziato i maltrattamenti, «con una serie di atti lesivi della sua integrità fisica e morale – ricostruisce l’imputazione – sottoponendola ad un regime di vita vessatoria e violento, così da rendere abitualmente dolorose e mortificanti le relazioni familiari». In particolare, l’avrebbe «aggredita sistematicamente sia verbalmente», con espressioni come «sei brutta, sei deficiente, ignorante, non vali niente, ti farò morire di fame... senza di me, non vali niente, pazza, malata, devi andare a lavare i portoni, devi andare a battere sui marciapiedi». E poi anche fisicamente, percuotendola con pugni allo stomaco e ai fianchi e colpendola alla gola, oltre a lanciare oggetti e suppellettili.

L’ultimo episodio, l’epilogo di anni di vessazioni, 37 anni dopo la prima aggressione, risale a una sera di ottobre del 2021. L’imputato avrebbe colpito la moglie con un pugno allo stomaco e, successivamente, l’avrebbe afferrata con entrambe le mani alla gola, cingendola forte e minacciandola con le parole «ti devo strozzare». Quella sera le avrebbe causato lesioni personali (epigastralgia da stress emotivo e trauma contusivo al collo). A quel punto la donna, stanca e provata da decenni di violenze tra le mura domestiche, ha trovato il coraggio di rivolgersi prima a un medico per essere curata dopo l’ennesima aggressione e poi di chiedere aiuto alle forze dell’ordine.

Nel procedimento penale la donna è stata assistita dall’avvocato Laura Bellanova. Parte civile anche l’associazione Gens Nova con l’avvocato Anna de Tommaso. A gennaio 2023 è arrivata la sentenza di primo grado con condanna dell’uomo a 3 anni e 2 mesi di reclusione e a risarcire l’ormai ex moglie, con provvisionale di 10mila euro. Il processo di appello si è concluso nei giorni scorsi con la conferma del riconoscimento della responsabilità per i maltrattamenti e le lesioni (pena però ridotta), e conferma delle statuizioni civili con condanna al pagamento delle spese legali.

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