Al San Paolo

Bullismo a scuola a Bari, 18 mesi di reclusione per le minacce alla madre di una vittima

Isabella Maselli

Il caso all’istituto Majorana ha originato tre procedimenti penali

BARI - Ridotta a 18 mesi di reclusione (dai 2 anni e 6 mesi inflitti in primo grado) la condanna nei confronti del pregiudicato 54enne che da novembre 2021 e per alcuni mesi avrebbe perseguitato, con telefonate e appostamenti, la mamma di una studentessa dell’istituto Majorana nel quartiere San Paolo. La donna vittima di stalking - sarebbe stata questa la ragione dell’insistenza dell’imputato - avrebbe dato una testata alla presunta «bulla» di sua figlia 14enne e, dopo questo episodio, sarebbero iniziati i comportamenti persecutori da parte dell’uomo, ex compagno della mamma della presunta «bulla».

La vicenda inizia il 20 novembre 2021. A seguito dei presunti atteggiamenti bullistici nei confronti di sua figlia da parte di una compagna di classe, la madre decise di andare a scuola per affrontare la cosa. Nell’occasione avrebbe avuto, però, un diverbio con la stessa presunta «bulla» di sua figlia. Da quel momento - hanno ricostruito le indagini sulla base della denuncia della donna - avrebbe iniziato a ricevere diverse telefonate, tra cui quella dell’imputato, all’epoca compagno della mamma della adolescente presunta vittima della testata. Inizialmente l’uomo avrebbe chiesto la somma di 20mila euro «per risolvere il problema», cioè come «risarcimento del danno, perché, a suo dire - si legge negli atti - la signora aveva colpito con un testata la bulla rompendole il naso». Poi il 54enne avrebbe iniziato ad assumere comportamenti sempre più pressanti. Sarebbe arrivato alle minacce di morte, dicendole «che avrebbe dovuto chiamare “Cappuccio”, alludendo ad una impresa di pompe funebri». In due occasioni si sarebbe appostato davanti casa e nei luoghi solitamente frequentati dalla donna e da sua figlia. Comportamenti che sarebbero stati tenuti anche nei confronti della minorenne bullizzata, pedinata fin dentro il portone di casa. Il 7 aprile, infine, dove aver saputo di essere stato denunciato, avrebbe inveito contro la donna.

Il presunto stalking, però, è solo l’epilogo di questa storia. La vicenda ha due antefatti: una 14enne presunta vittima di bullismo a scuola (nello stesso istituto dove a settembre 2022 un professore è stato preso a schiaffi dal padre di un’alunna) e la madre che, accompagnata dalla sorella maggiore, reagisce aggredendo la presunta bulla di sua figlia.

Per l’adolescente «bulla» è in corso un processo per stalking dinanzi ai giudici minorile, per aver minacciato la coetanea con frasi come: «Sarai la mia carne da macello, appena tornerai a scuola ti romperò le altre tre costole» e, in almeno due occasioni, avrebbe tentato di aggredirla. Mamma e figlia di 47 e 20 anni che avrebbero poi aggredito la ragazza, colpendola con una testata al volto che le ha causato la frattura del setto nasale, sono state di recente condannate per lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.

Privacy Policy Cookie Policy