la città che cambia
Bari, la protesta dei commercianti: «Via Re David è un cantiere infinito, noi non ce la facciamo più»
Per alcuni lavori Enel la strada dovrebbe essere chiusa per qualche settimana. «Sono due anni che va avanti così»
BARI - «Siamo esasperati. Sono due anni che questa strada viene bloccata, divelto l'asfalto, sistemati tubi e rattoppata. Un ciclo che si ripete uno, due, tre volte, come una giostra infinita. Non ce la facciamo più».
I commercianti di via Re David associati a La Formica chiedono di essere ascoltati per quello che definiscono senza mezzi termini un problema serio.
«In questa situazione non riusciamo a lavorare in tranquillità e la mia è una esperienza di 42 anni di attività – dice Luigi Viterbo titolare di una storica gioielleria -. Ci mancavano soli i lavori Enel che per altre settimane renderanno impossibile a persone e auto di circolare. Addirittura ci hanno detto che pensano di chiudere l'intera strada. Noi non vogliamo opporci ai lavori, ma almeno che si lasci il transito, altrimenti è persino inutile che noi apriamo le nostre attività».
I negozianti lamentano la scarsa organizzazione di lavori che con la giusta pianificazione potrebbero essere fatti in contemporanea senza essere soggetti ai disagi di cicli uno dietro l'altro.
«Prima ci sono stati lavori sulla fogna, poi l'acquedotto, ora l'Enel. Poi arriva la fibra... la strada è ridotta a pezzi tutti rattoppati. Ci hanno detto che questo dovrebbe essere l'ultimo intervento e poi asfalteranno tutto per bene. Speriamo perché noi non possiamo più lavorare in un cantiere perenne», continua Viterbo.
La strada avrebbe bisogno di maggiore attenzione. Un quartiere con tante potenzialità, vicino al centro eppure così lontano.
«Il oltre 40 anni di attività ho visto tante stagioni – racconta il gioielliere -. Ho visto chiudere tanti colleghi, risucchiati dalla crisi. Negli ultimi anni in tanti. Noi cerchiamo di tirare avanti, ma è sempre più dura. Ci piacerebbe avere l'attenzione che ha il commercio del Murattiano, le differenze si vedono a Natale, nelle ricorrenze. In centro le luci, gli addobbi, qui solo il buio. E via Re David in inverno è veramente buia».
Quello che manca è anche riuscire a mettersi insieme e organizzare tra negozianti. E' come se ognuno aspettasse l'altro, chiuso a difesa in una sorta di fortino.
«Resta comunque il forte disagio di lavori che rendono la strada impraticabile – conferma Nico Cuccovillo odontotecnico con un laboratorio in via dei mille -. Io mi muovo in moto e le buche sono tremende. Per non parlare della polvere. Non posso aprire le finestre, rischio di far mangiare la terra ai miei pazienti. E poi i rifiuti. Sì ci sono tanti che conferiscono fuori orario, ma ci sono cassonetti indegni. Vorrei capire perché persino in Albania si sono dotati di cassonetti che si interrano e qui no. Questo è un quartiere dove la presenza turistica è rilevante. I B&B si stanno moltiplicando, ma che visione diamo a chi non è di Bari?».