Il processo
Bari, aggredisce la «bulla» di sua figlia 16enne al «Majorana»: chiesti 12 mesi di reclusione per la madre
Davanti al giudice si è detta dispiaciuta e ha raccontato le vessazioni subite dalla studentessa. Imputata anche l’altra figlia 20enne che rischia quattro mesi
BARI - Si è detta «dispiaciuta» per aver fatto del male alla adolescente compagna di classe di sua figlia alla quale, con una testata in pieno volto, ha fratturato il naso, spiegando di non essersene resa conto e, comunque, raccontando il contesto di continue «vessazioni» che viveva sua figlia, vittima di atti di bullismo da parte di quella ragazza. È in estrema sintesi il contenuto delle dichiarazioni spontanee fatte ieri dinanzi al Tribunale di Bari da una 47enne, imputata con la figlia 20enne per aver aggredito a scuola una studentessa che ritenevano responsabile di atti di bullismo nei confronti dell’altra figlia, all’epoca 16enne. I fatti risalgono a novembre 2021, nell’istituto Ettore Majorana del quartiere San Paolo (nella stessa scuola dove a settembre 2022 un professore è stato preso a schiaffi dal padre di un’alunna).
La donna riteneva che sua figlia subisse ripetute vessazioni dalla studentessa e per questo si sarebbe recata a scuola, avrebbe interrotto una lezione e avrebbe iniziato a inveire contro la presunta bulla. La studentessa sarebbe stata poi aggredita con «pugni e schiaffi al volto», come ha raccontato la stessa vittima nella denuncia, riferendosi all’adolescente...
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