verso le elezioni

Leccese ha detto «no» a Smaldone, ora nella lista "Con" spunta la Valenzano

MASSIMILIAno scagliarini

Il candidato pd si oppone alla candidatura del presidente di Sud al centro, il partito fondato da Sandrino Cataldo, arrestato per corruzione elettorale

BARI - Raccontano di nervi tesi, e di una riunione saltata ieri mattina - ufficialmente - per l’indisponibilità del governatore Michele Emiliano. Che, del resto, su questa roba dovrà metterci la faccia e non può fare passi falsi. La lista «Con», la sua civica che si presenterà nella coalizione a sostegno di Vito Leccese, stava infatti rischiando di diventare una sorta di refugium peccatorum. Pronta a ospitare consiglieri uscenti, certo, ma anche gente che in questo momento potrebbe risultare scomoda davanti all’opinione pubblica.

Alle porte di «Con» aveva infatti bussato Gianlucio Smaldone, presidente uscente del Primo municipio ma soprattutto di Sud al Centro, il movimento di Sandrino Cataldo di cui lo stesso Smaldone - nella sua qualità di avvocato di Cataldo - ha annunciato ieri lo scioglimento. «Non se ne parla proprio», ha tuonato ieri Leccese ricordando il ruolo di Sandrino e soprattutto quello che ha dichiarato nel suo interrogatorio a proposito delle primarie e delle alleanze nel centrosinistra. Il segnale che il candidato Pd ha dato i suoi è chiaro: bisogna tenere massima distanza da Sud al Centro e dai suoi metodi, dopo i guai politici causati in questa legislatura in cui Sandrino (arrestato il 4 aprile con l’accusa di corruzione elettorale) ha fatto il bello e il cattivo tempo in Comune.

«Con» accoglie invece a braccia aperte...

CONTINUA A LEGGERE SULLA DIGITAL EDITION OPPURE SUL CARTACEO

Privacy Policy Cookie Policy