Criminalità

Bari, piazza Umberto «terra di nessuno»: il «branco» sempre a caccia di telefonini

Luca Natile

Meno reati grazie ai maggiori controlli, ma in molti casi mancano le denunce. Nelle scorse ore vittima un 14enne, alcuni coetanei l'hanno circondato e gli hanno sfilato lo smartphone dal giubbotto

BARI - Una comitiva di adolescenti, ragazzi e ragazze, circonda un coetaneo di 14 anni in Piazza Umberto e il suo cellulare, un iPhone Se, sparisce in pochi secondi. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di sabato. Non c’è stata aggressione né minacce, il telefonino quasi certamente è stato sfilato dalla tasca dell’ampia giacca del ragazzo quasi senza che lui se ne accorgesse.

Il valore contenuto del maltolto e il fatto che tutto sia avvenuto senza violenze, ha indotto i familiari ad archiviare l’episodio senza formalizzare una denuncia. Il furto con destrezza, si presume compiuto da ragazzini, entra pertanto di diritto nella casistica del cosiddetto numero oscuro ossia i reati che, pur commessi, non vengono registrati e rimangono nascosti, invisibili, il che non significa che non sia stati consumati .

Al di là dei reati di «criminalità nascosta» (secondo l’Istat vengono denunciati tra il 50 e il 70% degli scippi e dei borseggi) i cosiddetti «vespri baresi» stanno portando buoni frutti. Stiamo parlando di quella massiccia attività di prevenzione, quotidiana e martellante, avviata meno di due mesi orsono dopo l’assegnazione a Bari da parte del Ministero dell’Interno di un contingente dell’Esercito Italiano già impiegato nell’operazione Strade Sicure...

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