L'inchiesta

L'ex assessore Pisicchio nega tutto: «Ma quale corruzione, segnalavo agli imprenditori amici che cercavano lavoro»

Massimiliano Scagliarini

«Alfonsino Pisicchio - riferisce l’avvocato dopo l'interrogatorio del gip - è «estraneo a qualsiasi attività lecita o non lecita rispetto all’espletamento della gara»

BARI - Non è mai intervenuto per truccare appalti, né tantomeno ha mai chiesto assunzioni come contropartita limitandosi soltanto a raccogliere curriculum smistandoli di volta in volta a chi gli diceva di avere bisogno di personale. E' questa la versione dei fatti illustrata nell'interrogatorio di garanzia da Alfonsino Pisicchio, l'ex assessore regionale pugliese finito ai domiciliari per corruzione e turbativa d'asta nella serata di mercoledì 10 aprile, nello stesso giorno in cui il governatore Michele Emiliano gli ha revocato l'incarico di commissario dell’Agenzia regionale per l'innovazione tecnologica (Arti).

Pisicchio e suo fratello Enzo sono accusati di aver favorito l'assegnazione di finanziamenti regionali ad alcune imprese (con l'uso di fideiussioni false) in cambio di assunzioni di famigliari e altri favori, con l'erogazione di almeno 156mila euro destinati alla formazione politica Iniziativa democratica.

Quando ricopriva il ruolo di assessore regionale (fino all'ottobre 2020) Pisicchio avrebbe fatto pressioni su un dirigente del Comune di Bari per pilotare l'appalto da 5 milioni per la riscossione dei tributi, assegnato alla società dell’imprenditore Giovanni Riefoli (domiciliari), ricevendo in cambio utilità e un pacchetto di assunzioni.

Pisicchio, ha spiegato il suo avvocato Salvatore D'Aluiso, dopo aver avuto «informazioni sull'esito» della gara «si è solo premurato di indicare alcuni soggetti che avevano necessità di occupazione, per verificare se ci fosse la possibilità che si sottoponessero a un colloquio informativo» in modo da ottenere un posto di lavoro «con l’azienda che si è aggiudicata la gara». Ma l’ex assessore, ha detto ancora l’avvocato, è «estraneo a qualsiasi attività lecita o non lecita rispetto all’espletamento della gara». Le persone segnalate da Pisicchio, ha spiegato il legale, "erano persone che lui conosceva». Nei prossimi giorni la difesa chiederà al gip Ilaria Casu la revoca dei domiciliari. Gli interrogatori di garanzia andranno avanti anche domani.

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