Politica
Bari, i dubbi di Conte su Colaianni: «Occorrono forze fisiche e mentali, il territorio ha già scelto Laforgia»
Oggi Leccese, così come ieri Laforgia, ha lasciato la porta aperta alla discussione su Colaianni. Ma i segnali che arrivano dalla base del Pd barese sono negativi
BARI - «A Bari abbiamo una sfida importante per il governo della città, che a questo punto sta diventando anche di risonanza nazionale. Prima di tutto dobbiamo pensare alla comunità barese». Giuseppe Conte ha espresso dubbi sull'ipotesi di convergere su Nicola Colaianni, 78 anni, l'ex magistrato che Nichi Vendola ha proposto come "terza via" tra Michele Laforgia (sostenuto dal M5S) e Vito Leccese (Pd).
Per il leader dei Cinque Stelle la scelta migliore resta infatti l'avvocato penalista: «Occorrono energie fisiche e mentali - ha aggiunto l'ex premier riferendosi a Colaianni - serve in realtà un segnale di forte rinnovamento. Lasciamo alle forze locali la possibilità di valutare. Conoscete la nostra posizione. Non lo abbiamo scelto noi. Tra i candidati espressi dalle parti civiche della comunità è venuto fuori un candidato che subito ci ha convinto. Vedremo quello che succederà nelle prossime ore».
Oggi Leccese, così come ieri Laforgia, ha lasciato la porta aperta alla discussione su Colaianni. Ma i segnali che arrivano dalla base del Pd barese sono negativi: nelle chat si espongono dubbi sulla scelta di Colaianni, ritenuto lontano dall'area Dem e non in continuità con i dieci anni di Antonio Decaro.
Domani il Pd dovrebbe sciogliere la riserva. Sabato Laforgia ha riunito la sua Convenzione, dopo aver parlato a lungo con Conte. La posizione dell'avvocato penalista è: non ci sono preclusioni, siano i partiti a decidere.