Il caso

Le primarie di Bari, tra i sei presidenti di seggio «Con» indica un ex consigliere arrestato per tangenti. Laforgia: «Non ci sarà». Fumai (Pd): «Avresti dovuto chiedere a chi ti rappresenta prima di scrivere»

Massimiliano Scagliarini

Anaclerio aveva preso 2 anni e 8 mesi per concussione, condanna poi prescritta in Cassazione. E' stato sostituito da Grazia Ambruoso.

BARI - Tre presidenti e altrettanti segretari e scrutatori per ciascuno schieramento. Nei sei seggi delle primarie del centrosinistra di domenica ci saranno, in numero pari, persone scelte dai due candidati Michele Laforgia e Vito Leccese. L’elenco è stato reso noto ieri, scatenando molte polemiche per via della scelta, da parte dell’entourage dell’avvocato penalista, di un politico locale di lungo corso con alle spalle una controversa storia giudiziaria. Una accusa di corruzione che vent’anni fa ha fatto molto rumore.

A presiedere il seggio dell’hotel Majesty sarà infatti Gaetano «Nino» Anaclerio, l’ex consigliere comunale di Forza Italia che nel maggio 2003 fu arrestato insieme ad altri due colleghi con l’accusa di aver chiesto e ottenuto l’anno prima una tangente da un costruttore barese, Lorenzo De Santis, per favorire una lottizzazione. Dopo una condanna in primo grado (2 anni e 8 mesi) per concussione, nel 2014, in appello il reato contestato ai tre consiglieri comunali venne riqualificato in induzione indebita e dichiarato prescritto. Nel 2020 la Cassazione ha confermato la prescrizione, ma una nuova riqualificazione dell’accusa in concussione ha comportato la condanna al risarcimento del danno al costruttore che - costretto a pagare - denunciò tutto: a rappresentare la società di De Santis come parte civile nel processo c’era proprio l’avvocato Michele Laforgia.

Anaclerio è considerato da due decenni un grande portatore di voti. Dopo la bufera giudiziaria che lo ha investito, nel 2005 è passato da Fi alla Margherita, poi a Realtà pugliesem quindi a Realtà Italia (la lista che per anni ha fatto riferimento a Giacomo Olivieri, il consigliere regionale arrestato a febbraio per voto di scambio). In tempi più recenti Anaclerio si è avvicinato a Con, la lista civica con cui la figlia Alessandra (eletta con Decaro per Bari) è consigliere comunale uscente. La maggioranza del movimento civico targato Emiliano è schierata con Laforgia, nonostante il governatore e il Pd sostengano Leccese.
Gli altri due presidenti scelti da Laforgia sono l’avvocato Francesco Maione (seggio dell’hotel La Baia di Palese) e la sua portavoce Alice Scolamacchia (hotel Oriente). Leccese invece ha scelto Francesco Franciosa (seggio dell’hotel Rondò), Silvio delle Foglie (hotel B21, l’ex «7 mari») e Fabio Paloscia (Palacarbonara). 

LAFORGIA INTERVIENE: «NON CI SARA'»

«Com’è noto e come ho dichiarato pubblicamente più volte, non mi sono occupato in nessun modo e per nessun aspetto delle regole e dell’organizzazione delle primarie del centrosinistra. Ho appreso dalla lettura dei giornali, stamattina, della possibile nomina di Nino Anaclerio quale presidente di seggio. Non è mai stato indicato da me e comunque escludo che sarà presidente di seggio nelle consultazioni del prossimo 7 aprile». Questo il commento del candidato Laforgia dopo l'articolo della "Gazzetta". Anaclerio è stato sostituito da Grazia Ambruoso.

FUMAI (PD BARI): «SICURO? AVRESTI DOVUTO CHIEDERE A CHI TI RAPPRESENTA PRIMA DI SCRIVERE»

«Sicuro, sicuro??? Avresti dovuto chiedere a chi ti rappresenta prima di scrivere. E poi, sempre a buttare la palla dall’altro lato con questa retorica stucchevole dei buoni contro i cattivi. E basta!». Questo il commento del vicesegretario provinciale PD Terra di Bari Giuseppe Fumai.
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