cronaca
Sasanelli, l’attaccante barese del Pescara, ai domiciliari. Alla ex diceva: «Le tue ore sono finite»
L’accusa è di stalking. Ex calciatore del Fidelis Andria, classe 2004. aveva anche militato nelle giovanili del Bari
BARI - «Domani piangerai, le tue ore sono quasi finite, la tua vita è finita, domani prenderai mazzate davanti a tutti, ti rovinerò la vita, sei morta». Con minacce come queste il 19enne barese Luca Sasanelli, cresciuto nelle giovanili del Bari e del Monopoli, poi attaccante dell’Andria e da gennaio scorso nel Pescara calcio, avrebbe perseguitato la ex fidanzata dopo che lei aveva deciso di lasciarlo, arrivando ad afferrarle il collo con le mani, scagliando il cellulare sul viso e sferrando due schiaffi in pieno volto. Con l’accusa di stalking il Tribunale di Bari ha disposto gli arresti domiciliari per il calciatore.
I fatti contestati vanno da ottobre 2023 al 25 febbraio scorso. «Con condotte reiterate - si legge nell’imputazione della pm barese Silvia Curione - minacciava gravemente, molestava e insultava» la ex, «così cagionando alla ragazza un perdurante e grave stato di ansia e di paura». I due stavano insieme da agosto 2023. Il rapporto - ha raccontato la ragazza - sarebbe sempre stato «turbolento», prevalentemente a causa della forte gelosia del 19enne. Una sera di fine ottobre, non avendola vista nel locale dove gli aveva detto di trovarsi, Sasanelli la avrebbe strattonata all’interno dell’auto trascinandola fuori di peso.
Nel corso di un’accesa discussione avvenuta sempre nell’autunno 2023 a casa sua, le avrebbe detto «tu ti devi annullare come donna se vuoi stare con me». I comportamenti aggressivi si sarebbero amplificati dopo l’8 gennaio, quando lei aveva deciso di interrompere la relazione. Sasanelli avrebbe iniziato a telefonarle più volte al giorno, anche di notte, per convincerla a tornare insieme e, al suo rifiuto, l’avrebbe offesa e minacciata: «Ti farò passare l’inferno, ti renderò la vita un inferno, per sempre, ti spaccherò, mi dovrai denunciare per fermarmi». Avrebbe quindi contattato i ragazzi che lei aveva iniziato a frequentare dopo la fine della relazione, per poi inviarle gli screenshot delle loro conversazioni, così da fornirle prova del proprio controllo. Una sera di fine febbraio l’avrebbe strattonata e trascinata per capelli davanti ad un bar, dove era in compagnia di alcune amiche, continuando a insultarla. «Gli chiedevo di lasciarmi andare, ma lui non mollava» ha raccontato poi la donna, descrivendo gli schiaffi e le continue minacce.
Dopo quell’ultimo episodio di fine febbraio, infatti, la ragazza si è rivolta alle forze dell’ordine per denunciare e in pochi giorni i magistrati baresi hanno ottenuto l’arresto del 19enne. Secondo la Procura «si è al cospetto di una personalità estremamente morbosa, che non ha remore a manifestare espressamente la sua personale concezione dei rapporti con l’altro sesso, molto più inquietante trattandosi di un soggetto giovanissimo».
La società sportiva fa sapere che «attende di conoscere gli esiti e gli accertamenti della magistratura inquirente, a seguito dei quali valuterà i successivi passaggi procedurali».