mafia e voti
Bari, l’indagine su Maurodinoia: così il gip ha fermato la Procura
La Dda: l’assessore regionale fa compravendita di voti, va intercettata. Ma il giudice: non ci sono prove. Lei: non c’entro con chi parla di me
BARI - Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Bari nel 2009 era «assolutamente necessario» intercettare l’allora candidata consigliere comunale Anita Maurodinoia, perché ai pm Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino «appare evidente» che lady preferenze si stesse dedicando «alla compravendita di voti». Ma secondo il gip di Bari gli elementi che erano stati raccolti a sei giorni dalle elezioni non erano sufficienti a convalidare l’avvio d’urgenza dell’intercettazione del cellulare di Maurodinoia, l’esponente del Pd che poi il 26 maggio porterà a casa oltre 6mila voti. Un record nella storia del Comune di Bari, soprattutto per un candidato che nemmeno risiede in città. Un record che si ripeterà nel 2020, quando la consigliera di Triggiano prenderà altri 20mila voti approdando in Regione e ricevendo la nomina ad assessore ai Trasporti.
Sono le carte dell’inchiesta «Posto fisso» a raccontare come e perché Maurodinoia sia finita nel registro degli indagati, con l’accusa di concorso in voto di scambio politico mafioso, rimanendo indagata al pari di un’altra decina di persone per cui la Procura non ha inteso chiedere misure cautelari. A differenza, insomma, di quanto avvenuto per 130 persone tra cui l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie Mari Lorusso, accusati di aver orchestrato l’elezione di lei a suon di voti comprati dai clan.
Il nome di Maurodinoia, come la «Gazzetta» ha già raccontato, è emerso il 20 maggio 2019, quando il trojan della Polizia ha catturato una conversazione tra il candidato Michele Nacci, la suocera Bruna Montani (entrambi finiti in carcere il 26) e il pregiudicato Pasquale Tisti. È a lui che i primi due si sono rivolti per chiedere voti. Tisti spiega loro come funziona: «È che quello, onesto, io vivo in una certa maniera... Nicola Gravina deve dare 50 euro a voto (interviene Nacci: “Lo so”) ed è sicuro, non puoi fuggire». Anche Gravina è un candidato, poi eletto consigliere alla terza circoscrizione di Bari nella lista «Sud al Centro» di Anita Maurodinoia.