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Il progetto di riqualificazione di Bari può attendere: i cantieri degli storici giardini slittano al 2025

NInni Perchiazzi

Investimento di 4 milioni per il sostanzioso maquillage dell’area che introduce nel cuore del Murattiano

BARI - Piazza Umberto, la riqualificazione può attendere. Slitta alla programmazione 2021-2027 il progetto destinato a dare un nuovo volto agli storici giardini che fanno da apripista al cuore del quartiere murattiano. Di fatto, l’iter della progettazione, compresi pareri degli enti e consultazione dei cittadini, ha dilatato i tempi per la definizione dell’intervento. L’obiettivo è giungere ad indire e assegnare l’appalto entro fine anno per dare il via ai lavori che permetteranno di completare quel tassello mancante lungo l’asse via Sparano-piazza Moro.

Ad agosto scorso, la giunta ha confermato il piano di recupero dell’area di piazza Umberto, grazie a un investimento di 4 milioni, che sarà finalmente riqualificata e arricchita da nuove funzionalità. Sarà a dimensione di famiglie, bambini, anziani e universitari, ma anche quale antidoto sociale per allontanare degrado e insicurezza. Una volta approvato il progetto definitivo (elaborato da parte dei due professionisti incaricati, l’architetto romano Alberto Iacovoni e l’ingegnere barese Maurizio Franco), verrà sottoposto al parere della Soprintendenza. Incassato l’ok da parte dell’organo ministeriale, il Comune potrà procedere con il progetto esecutivo.

La riqualificazione non riguarderà solo il quadrilatero verde ma si estenderà anche alle fasce laterali, i marciapiedi che delimitano la piazza sui quattro lati. Lì dove si affacciano i palazzi e gli edifici storici come l’Ateneo. La piazza conserverà il suo storico patrimonio naturalistico ma perderà alcuni alberi per garantire una visuale più efficace al nuovo impianto di illuminazione e di videosorveglianza. Le panchine saranno realizzate con lo schienale in legno e struttura in ghisa – con buona pace delle feroci polemiche scatenate attorno ai cubi della vicina via Sparano -, mentre sarà rimosso in toto l’asfalto che ricopre i viali per essere sostituito con una pavimentazione drenante in pietra calcarea, sul modello di quanto fatto nei giardini del Castello Svevo.

Previsto anche un sistema di recupero delle acque per scopi irrigui, partendo anche dalla storica fontana. La parte più vivace sarà negli spazi a ridosso di via Davanzati, dove gli attuali servizi igienici saranno inglobati in una nuova struttura caratterizzata da pareti bianche e trasparenti, idonea ad ospitare il chioschetto oggi presente lungo il viale della piazza. Inoltre, sarà possibile accedere al terrazzo su cui sarà installato uno scivolo che terminerà direttamente sull’area ludica a livello stradale, con il conseguente allargamento del marciapiede in modo da poter aumentare lo spazio a disposizione dei bambini ed evitare che si crei la doppia fila delle auto. Su questo lato infatti, nel tratto che incrocia via Beatillo e via Prospero Petroni, la sosta sarà disegnata in linea da entrambi i lati, con il vantaggio di ottenere uno spazio maggiore.

Archiviate polemiche e carte bollate, sarà possibile cantierizzare, presumibilmente all’alba del 2025 il maquillage degli storici giardini di piazza Umberto che sono il risultato della fusione di due aree a verde diverse, divise da via Sparano. La parte più antica fu progettata nel 1866 dall'architetto Giovanni Castelli ed è quella adiacente il palazzo dell’Ateneo, l'altra è stata realizzata ad inizio '900 per incorniciare la statua equestre di re Umberto

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