Trasporti
Bitonto, incubo Ferrotramviaria tra disagi e treni soppressi
L'opposizione: subito «il ripristino di corse per Bari formate direttamente a Bitonto, almeno nella fascia 7.00-7.20» per consentire ai tanti utenti di poter raggiungere il luogo di lavoro o di studio in tempo e in sicurezza
BITONTO - Subito «il ripristino di treni per Bari formati direttamente a Bitonto, almeno nella fascia 7.00-7.20» per consentire ai tanti utenti della Ferrotramviaria di poter raggiungere il luogo di lavoro o di studio in tempo e in sicurezza. Poi, l’avvio di una seria analisi da parte dell’azienda, finalizzata al miglioramento del servizio. Sono queste le richieste che il consigliere comunale Franco Natilla rivolge alla Ferrotramviaria.
Il rappresentante de «I Riformisti-Fronte del Lavoro», forza politica di opposizione della città dell’olio, si schiera al fianco dei tanti pendolari e con una nota durissima richiede ad amministratori e dirigenti della società di trasporti e alla Regione Puglia di intervenire e metter fine a quello che definisce «il tormento infinito» a cui sono costretti gli utenti.
Ogni giorno, chi si muove nel nord barese su rotaie sa infatti che potrebbe essere costretto a subire innumerevoli disagi, prontamente segnalati in un canale whatsapp dedicato di Ferrotramviaria, dove ogni messaggio è accompagnato da decine di reazioni che testimonierebbero il poco apprezzamento del servizio da parte degli utenti.
Ormai di routine, i guasti tecnici nelle stazioni, ai passaggi a livello o al materiale rotabile che interrompono o rallentano, anche per ore, la regolare circolazione, oltre che le soppressioni di alcune corse, che costringono i pendolari ad ammassarsi come sardine nei treni successivi o nei pullman sostitutivi.
Problemi che trasformano in un calvario, come denuncia Natilla, il viaggio dei bitontini soprattutto nelle corse per Bari dalle stazioni di «Bitonto Centrale» e «SS. Medici».
«I treni arrivano in ritardo, molte corse vengono cancellate, tanto verso il capoluogo che di ritorno e non devono trasportare bestiame, ma lavoratori, studenti, anche medici, ad esempio, che dovrebbero raggiungere corsie e ambulatori, ma restano sulle banchine a risolvere il rebus di quasi tutti i giorni: adesso che faccio?».
Non solo. «I (mini)convogli – continua il consigliere - o passano senza dar possibilità a nessuno di salirci, perché non è prevista la fermata, oppure arrivano già pieni di viaggiatori saliti ad Andria, Ruvo, poi sovraccaricati a Corato e Terlizzi».
Di qui il suggerimento ad introdurre nuove corse, soprattutto negli orari di punta, con partenza proprio dalla città dell’olio.
«Ferrotramviaria e Regione Puglia dovrebbero sapere che Bitonto è il comune più popoloso dopo Andria, quindi con la seconda utenza più numerosa. E lo sanno, se sono venuti proprio a Bitonto a inaugurare le nuove vetture ferroviarie, a fine settembre» ricorda Natilla. E incalza: «Se quella parata non voleva essere una presa in giro - e non lo era - provvedano a migliorare il servizio. In tutta fretta».