La città che (non) cambia

Bari vecchia, solite promesse. L’appello al sindaco che verrà: «Pulizia e sicurezza»

FRANCESCO PETRUZZELLI

I residenti: ««A otto mesi dall’incontro con Decaro pochi passi in avanti»

Decoro, pulizia, sicurezza e rispetto delle regole. Per una sorta di promemoria ai prossimi candidati sindaco e ai loro programmi di governo. «Che idea hanno del nostro centro storico? Come possiamo davvero rilanciarlo?». Sono le domande che in queste ore si susseguono tra i vicoli e le piazze di Bari vecchia in vista della prossima campagna elettorale. D’accordo, manca ancora l’identikit del candidato primo cittadino, sia a destra e sia a sinistra, ma da queste parti c’è piena consapevolezza sui bisogni reali della comunità e dei residenti. L’ultima volta di Bari vecchia al centro di un tavolo di confronto è stato a maggio scorso, quando il sindaco Antonio Decaro ha convocato al Comune le principali realtà e associazioni che operano nel quartiere San Nicola. «Sono passati ormai sette mesi ma da allora non ci sono stati passi in avanti. Solo promesse vane, accordi generici ma nulla di concreto» denuncia Anna Cotugno del comitato Santa Teresa dei Maschi. Per un elenco di emergenze che continua ad allungarsi. «Sono almeno quattro le nostre priorità che chiediamo al prossimo sindaco: pulizia, regole chiare sulla Ztl, controlli e sicurezza per prevenire lo spaccio di droga e il fenomeno delle baby gang».

E per i residenti sviscerare ogni singolo punto è ormai un esercizio di routine. «Qui siamo ancora tra l’immondizia, il sacchetto che gli incivili lasciano agli angoli dei monumenti, delle chiese e delle scuole, non curandosi del passaggio dei turisti» spiega Cotugno indicando una sorta di mappa del «rimmato» che spazia da largo San Sabino e la scuola Corridoni sino ai piedi del Castello Svevo e della Muraglia tra cassonetti affogati dalla spazzatura. Proprio il comitato Santa Teresa dei Maschi ha cercato di abbellire la propria zona acquistando delle fioriere per delimitare l’area pedonale e per dare un tocco di bellezza. «Ma nulla da fare - spiega ancora la referente Cotugno -. Le auto sono parcheggiate ovunque, i turisti le devono persino scansare e nei vasi delle piante abbiamo addirittura trovato gli attrezzi per fumare crack, a dimostrazione che a Bari vecchia scorrono fiumi di droga». Ma l’altra emergenza fa anche rima con le auto. I sette varchi della Ztl, riattivati esattamente un anno fa, non hanno sortito gli effetti sperati. «Circolano troppe auto dei non residenti perché il varco di piazza Massari non è stato ancora attivato e perché esistono i furbetti dei percorsi, quelli che hanno trovato delle strade per entrare e uscire da Bari vecchia senza essere beccati dalle telecamere» denunciano ancora dal comitato Santa Teresa dei Maschi chiedendo al prossimo sindaco di «mettere più bellezza nella bellezza del centro storico».

Altra zona, stessi problemi. Siamo all’ombra della Cattedrale e anche qui la situazione non è migliorata. «Pur apprezzando le cose buone e i tanti sforzi fatti dal sindaco Decaro, la prossima amministrazione deve impegnarsi nella salvaguardia dei residenti Qui tra un po’ non ci sarà più la memoria storica del borgo perché molte famiglie stanno per essere sfrattate per lasciare spazio ai b&b e alle case vacanze» è l’allarme di Michele Fanelli, presidente del Circolo Acli Dalfino. «Qui le edicole votive stanno sprofondando nell’abbandono perché non ci sono più residenti che se ne prendono cura. Ma non ci sono nemmeno i controlli, la sicurezza e spazi per i più piccoli. Da quattro anni attendiamo l’apertura del giardino del Provveditorato alle Opere Pubbliche per spostare le giostrine dallo smog di largo Santa Chiara. Il nuovo sindaco porti a termine questo progetto e il Parco del Castello». E Bari vecchia vuol dire anche movida e mondo della ristorazione, un settore che attende ancora regole certe su sicurezza, controlli e questione dei dehors. «La vera priorità per il prossimo sindaco dovrà essere una forte campagna di educazione al rispetto della cosa pubblica e delle bellezze del centro storico. Certo, è un investimento di medio e lungo periodo ma ma occorre farlo. Non si può restare indifferenti dinnanzi all’inciviltà. Quando accogliamo i turisti nei nostri locali ci dicono sempre la stessa cosa: città bella ma sporca e priva di servizi», spiega Gianni Del Mastro dell’associazione dei ristoratori “We are in Bari Vecchia”. «Per questo - è il suo appello - al prossimo sindaco chiediamo di aprire un tavolo di lavoro con una vera partecipazione».

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