Nel Barese
Auto ribaltata e distrutta dai vandali a Molfetta a Capodanno: cinque arresti
Panico per le vie cittadine, i video sono circolati sui social e hanno consentito l'identificazione: hanno tutti tra i 22 e i 26 anni
MOLFETTA - I carabinieri del comando di Bari hanno arrestato cinque maggiorenni, a carico dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza in relazione agli episodi di guerriglia urbana a Molfetta in occasione dei festeggiamenti per Capodanno 2024.
Le scene, immortalate in alcuni video registrati dalle persone presenti e diventate virali sui social, erano state trasmesse anche dalle maggiori testate nazionali e ritraevano un gruppo di giovani che, approfittando dei festeggiamenti, seminavano il panico tra le vie cittadine, capovolgendo e vandalizzando anche un’auto in sosta, colpita dal lancio di numerosi petardi ed ordigni artigianali nel tentativo di incendiarla. L'auto, tra l'altro, era di proprietà della famiglia di un bambino disabile, in grosse difficoltà dopo l'episodio.
I cinque hanno un’età compresa tra i ventidue ed i ventisei anni, e sono stati tratti in arresto per il reato di pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente, introdotto dal cosiddetto decreto Caivano.
IL COMUNE DI MOLFETTA SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE
«La risposta celere e appropriata data dalle istituzioni dimostra che il tema della sicurezza a Molfetta è al centro delle attenzioni istituzionali. Il Comune si costituirà parte civile». Lo dichiara in una nota il sindaco di Molfetta (Bari), Tommaso Minervini, dopo l’arresto di cinque persone ritenute responsabili di aver ribaltato e fatto esplodere un’auto con dei petardi, la notte di Capodanno, in piazza Vittorio Emanuele a Molfetta. Degli arrestati, che hanno tra i 22 e i 26 anni e che rispondono di intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente, quattro sono in carcere e uno ai domiciliari.
«Era stato subito chiaro a tutte le istituzioni che i filmati circolati in rete dovevano portare all’arresto degli autori della devastazione messa in atto a in piazza Vittorio Emanuele e così è stato», aggiunge il sindaco evidenziando che utili alle indagini sono state anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona. «Quei fatti, uniti alla diffusione delle immagini, richiedevano immediati provvedimenti che sono arrivati», sottolinea.
Il primo cittadino è stato convocato per domani dal prefetto di Bari, Francesco Russo, e dal capo della procura per i minorenni, Ferruccio De Salvatore, in quanto non si esclude che possano essere coinvolti anche minori nelle azioni compiute dagli indagati. «Andiamo avanti con responsabilità, razionalità, equilibrio, severità e determinazione», continua Minervini ringraziando «procura di Trani e carabinieri per il lavoro svolto». «Molfetta merita rispetto e lo Stato, nel suo insieme, deve assicurare la sicurezza che si deve ad una città dinamica», conclude Minervini.