Solidarietà
Conversano, mega colletta per riparare la chiesa: i fedeli comprano una tegola a testa
Nella Parrocchia Maris Stella, contributo di 25 euro ciascuno per acquistare le necessarie 5mila tegole isolanti per il tetto della parrocchia
CONVERSANO - Hanno voluto dare un segno tangibile della loro vicinanza alla parrocchia, acquistando, ciascuno per le proprie disponibilità, circa 5mila scandole (particolari tegole isolanti) che finalmente impermeabilizzeranno la particolare copertura a cono che caratterizza la chiesa della Maris Stella, contribuendo altresì all’adeguamento degli impianti della parrocchia.
È l’ennesima, straordinaria dimostrazione di coesione scritta dalla comunità cittadina. Rispondendo all’appello del parroco don Giuseppe Goffredo, oltre mille cittadini stanno contribuendo alla buona riuscita dell’intervento di restauro della imponente copertura della chiesa che richiama da un punto di vista architettonico, la forma dei trulli.
L’intervento è quasi terminato, ma serviranno ulteriori risorse per completare i lavori di rifacimento degli impianti. Intanto, l’esperienza della Maris Stella fa scuola. «È virtuosa perché dimostra quanto sia importante sentirsi parte di un progetto - analizza Fonte Maria Lofano, sociologa e docente conversanese -: mette in moto riconoscimenti, sentimenti di affetto, reciproci affidamenti, a partire dai quali uno pensa che “insieme si può fare” e nasce un “noi.” L’azione di comunità può risultare, infatti, decisiva in casi di questo genere, soprattutto se fortemente ancorata ai legami e ai sentimenti di comunità. Qui trova le sue radici di senso. Ma è proprio dalla qualità dei legami che gli individui stringono fra loro che dipende poi la qualità dell’agire in quanto insieme comunitario. Solo dove l’interazione produce responsabilità per il bene comune ed il perseguimento del proprio benessere non genera processi di chiusura autoreferenziale, può determinarsi un processo costruttivo di sviluppo, caratterizzato da apertura, messa in rete di risorse, ricerca di soluzioni ai problemi comuni da agire collettivamente».
Tutto questo sta accadendo alla Maris Stella, dove gli interventi di messa in sicurezza non erano procrastinabili (le infiltrazioni hanno interessato vaste zone della imponente copertura a cono) e hanno potuto essere eseguiti grazie a quanti hanno contribuito a sostenere l’opera e quanti continueranno a farlo offrendo 25 euro a scandola. Il problema della spesa a cui far fronte è grande e ha bisogno del contributo di tanti per essere sostenuta.
La comunità parrocchiale, ma non solo, ha raccolto il messaggio di don Giuseppe e grazie alla generosità di quanti hanno voluto e vorranno confermare la vicinanza alla chiesa, è stato possibile riscoprire tutti assieme questa chiesa che conserva un pregevole affresco cinquecentesco, originariamente collocato nell’antico tempietto dedicato alla Madonna della Stella. Le iniziative pro-restauro non sono terminate. Un pranzo comunitario si terrà domenica 28 gennaio nell’Oasi del Sacro Cuore del monastero di Santa Maria dell’Isola a Conversano. Un modo, già sperimentato con successo, che spinge le persone a prendere parte a interessanti processi di costruzione collettiva.