Il caso
A Tirana per Capodanno, barese ferita da proiettile vagante. Emiliano: «In contatto con famiglia, al lavoro per rimpatrio»
La 52enne non è in pericolo di vita ma i familiari lanciano un appello: «Aiutateci a farla rientrare»
BARI - Un proiettile vagante le si è conficcato in un polmone, ferendola quasi a morte mentre passeggiava con il marito su un viale alberato nel centro di Tirana, a una manciata di minuti dallo scoccare della mezzanotte del nuovo anno. Un proiettile forse esploso da qualche balcone proprio per festeggiare l’arrivo del 2024 e che ha trasformato quella notte in una corsa contro il tempo per salvare la vita della donna, una imprenditrice barese di 52 anni, che nella capitale albanese si trovava per trascorrere il weekend di Capodanno con parenti e amici.
Ora è un letto dello «Spitali Universitar i Traumes» di Tirana, in attesa di tornare in Italia a bordo di un volo sanitario per essere sottoposta a intervento chirurgico di estrazione del proiettile dal torace.
Sulla vicenda, surreale, indaga la polizia di Tirana che al momento non ha dato un volto un nome all’autore del folle gesto. Quello che più preoccupa la famiglia, in questo istante, è però fare in modo che la donna torni a casa il prima possibile. Per questo il legale della famiglia, l’avvocato Vito Leonardo Candeloro, lancia un appello alle autorità locali per «garantire o agevolare il trasferimento in elisoccorso o in un aereo con assistenza sanitaria il prima possibile, perché i medici hanno detto che deve essere operata entro una settimana»...
IL FERIMENTO La mezzanotte dell’anno nuovo era scoccata da qualche decina di minuti. A.C. aveva organizzato il weekend di Capodanno con marito, figlio e altri amici e parenti nella capitale albanese. Dopo il cenone in un albergo del centro e il brindisi per salutare il 2024 in festa, i due coniugi hanno deciso di fare una passeggiata. Stavano camminando - è il resoconto della serata riferito dal legale - al centro del viale alberato a qualche centinaia di metri dall’hotel, viale «Zogu I». All’improvviso la signora è stata colpita da qualcosa (ha pensato ad un sasso, poi si è capito che si trattava di un proiettile), ha sentito un forte bruciore bruciore alla gola e al petto e si è accorta di sanguinare da un orecchio.
LE INDAGINI Stando ad una prima ricostruzione ipotizzata dalla Polizia albanese, il proiettile sarebbe stato esploso - forse da qualcuno che ha sparato in aria per celebrare l’inizio del nuovo anno - da un balcone di una strada limitrofa al luogo del ferimento. La pallottola, poi, sarebbe precipitata a qualche centinaia di metri di distanza, colpendo l’imprenditrice barese.
I SOCCORSI Il marito ha iniziato a chiedere aiuto. In strada in quell’istante - ha riferito sempre il loro avvocato - «c’erano anche due pattuglie delle forze dell’ordine», ma sarebbe stata la macchina di un passante a fermarsi e trasportare la donna col marito al punto di pronto soccorso più vicino. Da lì la paziente ferita è stata trasferita nel centro traumi di Tirana dove la tac ha rilevato il proiettile conficcato nel polmone. La pallottola, cioè, piombata dall’alto, avrebbe ferito l’orecchio e poi la gola finendo la sua traiettoria nel torace, in un polmone. Nelle ventiquattr’ore successive la situazione clinica è stata stabilizzata e la 52enne è cosciente, non in pericolo di vita, ma ha urgenza di essere sottoposta a intervento chirurgico.
«AIUTATECI A RIPORTARLA A CASA» La famiglia, tramite il legale, si è messa in contatto con l’Ambasciata e, a Bari, con la chirurgia toracica del Policlinico. Nelle prossime ore avranno la cartella clinica e potranno organizzare l’operazione. Prima, però, devono trovare il mondo per riportare la paziente in Italia, perché i medici dell’ospedale di Tirana hanno detto loro che non può essere operata lì. «Chiediamo aiuto alle autorità italiane - chiosa l’avvocato Candeloro - per agevolare il trasferimento via aereo il prima possibile».
EMILIANO: DA IERI IN CONTATTO CON LA FAMIGLIA, AL LAVORO PER IL TRASFERIMENTO DELLA PAZIENTE IN PUGLIA
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nella giornata di ieri, appena appresa la notizia, si è subito attivato per dare supporto ai familiari della signora originaria di Triggiano, rimasta ferita la notte di Capodanno a Tirana da un proiettile vagante. La signora di 52 anni, è ricoverata attualmente nell’Ospedale traumatologico universitario di Tirana.
“Sono in contatto telefonico da ieri sera con il marito della signora ferita che si trova in questo momento con lei a Tirana e questa mattina a Bari ho incontrato un rappresentante della famiglia - spiega il presidente Emiliano – stiamo seguendo il caso e siamo pronti a supportare questa famiglia che sta vivendo ore di angoscia e difficoltà, ovviamente attivando tutte le sinergie istituzionali secondo le procedure previste per casi come questo”.
Il direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Vito Montanaro ha allertato il coordinamento dell’Emergenza sanitaria 118 e il Policlinico di Bari che ha già preso contatto con la struttura ospedaliera albanese.
La direttrice della centrale operativa 118, Anna Maria Natola, si sta occupando di coordinare il trasferimento della paziente da Tirana, che potrà avvenire dopo la cosiddetta verifica di trasportabilità, procedura che sta effettuando il Policlinico di Bari.
In caso affermativo, il volo potrà essere programmato già domani con elicottero del 118 dall’aeroporto Bari-Palese verso quello di Tirana, dove la paziente sarà accompagnata dai sanitari albanesi e presa in carico dall’equipe medica dell’elisoccorso di Foggia che la trasporterà a Bari.
La direzione strategica del Policlinico universitario barese ha comunque predisposto il posto letto presso la chirurgia toracica dove la paziente potrà essere ricoverata al suo arrivo in Puglia.