In città
Bari, nell’ex Centrale del latte ambulatori, studi e Cup
Aggiornato il progetto dell’immobile in viale Orazio Flacco. Nella fase esecutiva i progetti delle strutture di via Cacudi, via Aquilino e della Centrale operativa territoriale in via Lopez
BARI - Assistenza sanitaria, in dirittura d’arrivo i progetti esecutivi per le Case di Comunità e per la Centrale operativa territoriale. La cinquina fa rotta sulla ruota di Bari con la valorizzazione di strutture esistenti e la riconversione di immobili liberi che il Comune cede alla Asl. Così, grazie agli stanziamenti del Pnrr sarà possibile realizzare il tanto agognato potenziamento dei servizi sanitari territoriali, quartiere per quartiere.
A partire dalla ex Centrale del Latte, situata in viale Orazio Flacco, futura sede di un’altra Casa di Comunità. È infatti stato redatto un nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica, che ha tenuto conto delle indicazioni e delle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza in relazione ai beni architettonici, poiché la struttura è riconosciuta come bene storico industriale. Intanto la Asl, anche al fine di non rallentare il prosieguo delle attività progettuali rispetto agli interventi da eseguire, ha richiesto alla Regione un ulteriore finanziamento per ottenere la copertura finanziaria dell’opera.
L’ex edificio industriale si svilupperà su una ampia superficie in parte destinata ad ospitare gli uffici amministrativi del Distretto di Bari e in parte riservata alla assistenza sanitaria territoriale. Nel dettaglio, l’ex Centrale del latte sarà organizzata in due edifici: corpo centrale ristrutturato e rimesso a norma seguendo le prescrizioni della Soprintendenza e l’altro ex novo. All’interno della futura Casa di Comunità sono previsti: servizi di front office (anagrafe, cup, pua), sportelli vari (assistenza estero e malattie rare, assistenza integrativa, Ossigenoterapia, Urp), punto di ascolto persone con disabilità, consultorio familiare.
Cuore pulsante della Casa di Comunità sarà il poliambulatorio dove troveranno spazio centro prelievi, ambulatorio infermieristico e specialistici (Cardiologia, Pneumologia, Geriatria, Neurologia, Ortopedia, Dermatologia, Diabetologia, Endocrinologia, Medicina Interna, Urologia e Otorinolaringoiatria) e diagnostica per immagini. Il resto degli ambienti sarà destinato a stanze, spogliatoi, e servizi per operatori e personale, oltre a spazi di distribuzione e attesa, segreterie, stanze di riposo e servizi igienici.
Nel complesso, la Asl sta quindi verificando i progetti esecutivi riguardanti tre (delle cinque) Case di Comunità previste e la Centrale operativa territoriale (Cot) che sorgeranno rispettivamente nelle sedi di: via Cacudi, via Aquilino e nella struttura ex mercato in via Davide Lopez. Una volta conclusa la fase della verifica, in ossequio alle scadenze fissate dal Ministero per i progetti Pnrr, si passerà alla firma dei contratti e all’avvio dei cantieri.
Si tratta di nuove realtà assistenziali di prossimità alle quali il cittadino può rivolgersi per diverse prestazioni, come attività ambulatoriali, di consultorio, area prelievi e vaccinazioni, aperti per dodici ore dalle 8 alle 20 e alla presenza di medici e infermieri.
Come detto, i presidi sorgeranno in diversi quartieri: in due edifici della Asl in via Cacudi al San Paolo e in via Aquilino a Japigia e in immobili comunali, l’ex Centrale del Latte in viale Orazio Flacco di fronte al Policlinico, l’ex mercato coperto Carrante a Poggiofranco e alcuni locali al piano terra di via Davide Lopez, stradina del Libertà all’incrocio con via Brigata Regina. Qui, verrà ospitata anche la Cot, la centrale operativa territoriale, un’entità che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico dell’utente attraverso la telemedicina e l’assistenza domiciliare. Per le cinque strutture, che nelle intenzioni saranno il luogo fisico nel quale i cittadini potranno accedere per i bisogni primari di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, l’investimento complessivo sarà di 6,5 milioni di euro.
A completare l’offerta assistenziale sul territorio, attesa anche la riapertura del poliambulatorio del Libertà, in via Crisanzio, dove i lavori di riqualificazione sono quasi ultimati. Al piano terra saranno collocati un poliambulatorio, centro prelievi e Cup. Per l’attivazione, è necessario il trasferimento di una postazione del 118 che momentaneamente occupa i locali della struttura e che a breve sarà spostata in un’altra zona della città.
«Mi impegnerò giornalmente a verificare la tempistica per l'apertura ai cittadini della struttura per l'offerta dei servizi territoriali del Dss unico del capoluogo che si presume possa realizzarsi quanto prima e comunque entro i primi mesi dell'anno prossimo», afferma il consigliere comunale, Piero Albenzio, che da anni segue vicende e peripezie delle strutture sanitarie territoriali diffuse nei quartieri.