Nel Barese
Scuola: caos accorpamenti, Modugno perde l’orchestra
L’allarme di genitori e professori. Il 27 dicembre sit in di protesta alla Regione Puglia
MODUGNO (BARI) - Un’orchestra dalla tradizione ultra decennale che la nuova geografia imposta dal dimensionamento scolastico rischia di far scomparire. È l’allarme lanciato dai genitori e dai docenti delle scuole media Francesco d’Assisi e Casavola. La giovane orchestra «Franco Casavola», che oggi conta 120 studenti impegnati nello studio di pianoforte, chitarra, clarinetto, violino, percussioni e sassofono, conosciuta ben oltre i confini comunali, potrebbe essere smembrata se si realizzasse l’accorpamento dei plessi così come proposto dalla Città metropolitana sulla base delle indicazioni della Regione.
LA PROPOSTA DI ACCORPAMENTO
A novembre infatti è stato deliberato a livello provinciale che le scuole presenti sul territorio di Modugno dovrebbero essere accorpate in tre istituti comprensivi: la scuola elementare De Amicis, escluso il plesso San Domenico Savio, con la media Dante Alighieri e il Maria Montessori (infanzia); la scuola elementare di via Napoli con la media Francesco Casavola; la fusione tra Don Milani, Francesco D’Assisi e e Gandhi (quartiere Cecilia). D’Assisi e Casavola attualmente costituiscono un’unica realtà - dal punto di vista amministrativo - e questo ha comportato la creazione di due corsi musicali, con otto cattedre e in sei diverse discipline, entrambi con sede alla Casavola e la cui unione dà vita alla nota e storica orchestra. Lo smembramento in due diversi comprensivi comporterebbe anche il parallelo smembramento dei corsi e quindi dell’orchestra. Una ipotesi che ha fatto sobbalzare professori e genitori, pronti a protestare. Per il 27 dicembre, sotto gli uffici del palazzo della Regione, è già in programma una manifestazione per scongiurare tutto questo.
I GENITORI
«La scuola Casavola - d’Assisi rappresenta per noi genitori ma soprattutto per i nostri figli un punto di riferimento, un luogo d’aggregazione - dice un papà - Dividere la scuola e il corso musicale in questo modo barbaro rappresenterebbe per i ragazzi la perdita di questo riferimento. L’orchestra, realtà stupenda presente in questa scuola è la dimostrazione tangibile della crescita umana, intellettuale ed artistica dei nostri figli. La politica può e deve contribuire a far emergere le potenzialità dei giovani. Mentre assistiamo con questa manovra al declino di una realtà cittadina disincentivando culturalmente i nostri ragazzi». «La nostra preoccupazione nasce dal fatto che con questa decisione verrebbero ridotti i corsi musicali alla Casavola e quindi non esisterebbe più l’orchestra, una delle realtà più belle del territorio. I ragazzi sono contentissimi quando suonano nell’orchestra e per loro è un arricchimento dal punto di vista culturale ma anche sociale, imparano a rispettarsi. Peraltro - incalza una mamma - temiamo che i nostri figli che frequentano la D’Assisi debbano rinunciare del tutto al corso musicale».
I DOCENTI
«Può la scuola, ispiratrice di menti ed educatrice di animi, ridursi ad un puro computo numerico, come fosse un’azienda che produce magliette? Per la Regione Puglia si. Il piano di dimensionamento regionale, colpisce ancora, dimentico di progettualità, continuità, scelte dei genitori e percorsi di studio» dice la professoressa Rossella Vastano, docente di lettere della Casavola-D’Assisi. Questa volta a farne le spese è la scuola secondaria di primo grado Casavola-D’Assisi di Modugno. «Non si discute il dimensionamento in sé - spiega la docente - ma le modalità prive di ogni attenzione all’individuo, con cui vengono effettuate le scelte legate al dimensionamento stesso. A tale proposta il Comune di Modugno ha ribattuto con un accorpamento verticale che vedrebbe l’intero istituto Casavola-D’Assisi accorpato al 2° circolo di Via Napoli, soluzione che rispetterebbe l’identità della scuola sul territorio, ma che attualmente non trova spiragli. La verità - continua - è che a fronte di numeri e delibere, ci saranno cambiamenti importanti e pesanti, per alunni, genitori e docenti. Ad esempio i due corsi musicali attribuiti per decreto alla scuola Casavola circa vent’anni fa, rischiano di essere divisi per una presunta equità richiesta dalla città Metropolitana e dall’Ufficio scolastico a favore del terzo circolo al quale ne verrebbe annesso uno (non è ben chiaro in base a quale decreto). Gli alunni pertanto non si ritroverebbero più i loro docenti di strumento in classe, i docenti vedrebbero anni di progetti e lavoro buttati in fumo, tenendo conto che l’orchestra della Casavola-D’Assisi è un fiore all’occhiello per l’intera comunità modugnese e non solo. Ogni scuola ha una sua identità, costruita, lavorata, cercata e i suoi alunni si identificano a loro volta in quel percorso, in quelle idee. La scuola, quella che viene chiamata in causa per ogni problema, si basa su rapporti umani, su ragazzi che devono essere ispirati, su nuovi cittadini che hanno bisogno di credere nelle istituzioni».