Musica

I Neri per caso nelle grotte a Castellana, tra classici e brani natalizi

Nicola Morisco

Per la rassegna Natale nelle Grotte, sul palco anche Carmen Consoli. Il sestetto salernitano arriva dopo il grande successo con la Gialappa's

Dall’intimità della terra le voci di Carmen Consoli e dei Neri per caso. Sono gli ultimi due concerti previsti della rassegna «Natale nelle Grotte», organizzata da dicembre a gennaio dal Comune di Castellana Grotte e Grotte di Castellana Srl.

Questa sera, alle 21, sarà di scena la cantautrice siciliana, vincitrice del Premio Tenco 2023, accompagnata da Massimo Roccaforte (chitarra) e Adriano Murania (violino), in un concerto intimo a 60 metri di profondità all’interno delle Grotte di Castellana. Nel live, ormai sold out, la Consoli eseguirà un repertorio che abbraccia le tappe importanti della sua trentennale carriera artistica, un percorso che le ha consentito di affermarsi negli anni come una tra le più autorevoli artiste italiane. Domani, sabato 23 alle 21, le grotte accoglieranno il sestetto vocale a cappella Neri per caso, con Ciro Caravano, i fratelli Gonzalo e Mimì Caravano, Mario Crescenzo, Massimo de Divitiis e l’ultimo arrivato Daniele Blaquier, che ha sostituito Diego Caravano (biglietti ancora disponibili su ticketone.it).

Il sestetto salernitano, proprio in questo periodo, è tornato al grande pubblico grazie all’incontro con la Gialappa’s Band (Giorgio Gherarducci e Marco Santin), inseriti nel cast del programma televisivo GialappaShow. Sul palco si esibiranno in un live intitolato «Natale per Caso», un viaggio vocale nella musica internazionale legata alle festività natalizie in cui non mancheranno i loro classici come Le ragazze, brano con il quale vinsero il Festival di Sanremo nel 1995 nella sezione Nuove Proposte. Abbiamo chiesto a Massimo de Divitiis com’è nata l’occasione di questo grande ritorno.

«Anche se adesso abbiamo una maggiore visibilità, con il programma tv della Gialappa, comunque non ci siamo mai fermati. Abbiamo ricevuto questa proposta e l’abbiamo accettata volentieri, con la Gialappa’s ci lega un’amicizia trentennale dai tempi del programma Rai Mai dire goal».

Vi affascina cantare a 60 metri sotto terra?

«Sicuramente sarà un’esperienza unica. Ho amici che hanno già vissuto questa esperienza come il chitarrista di Massimo Ranieri, che ha suonato alla stessa rassegna: mi ha detto che è una location molto suggestiva e di coprirci, perché fa molto freddo. Indosseremo abiti pesanti anche perché l’umidità è nemica della voce».

Voi che utilizzate la voce come strumento, che pensate dei cosiddetti «aiutini» tipo auto-tune e, più in generale pensando a quanto detto da Gino Paoli nei giorni scorsi, del mettere in mostre qualità diverse da quelle artistiche?

«Quando le tecnologie vengono utilizzate per correggere delle piccole imperfezioni, è giusto che si faccia. Sono contrario se l’utilizzo viene fatto in maniera indiscriminata. L’immagine, invece, credo sia importante per un artista, anche se ci sono quelli che si la utilizzano molto di più per attirare l’attenzione».

Che repertorio presentate a Castellana?

«Una scaletta basata sui brani natalizi molto varia, poi non mancheranno i nostri brani classici».

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