L'intervista

Il bilancio del sindaco Decaro: «Così ho cambiato Bari»

Mimmo Mazza

«Non siamo più una città mediocre» parla il primo cittadino a tutto tondo facendo un bilancio sul suo operato nel capoluogo di Puglia

Sindaco Antonio Decaro, con quale bilancio si chiuderà il 2023 per Bari?

«È stato un anno importante che ci ha visti a lavoro ogni giorno, molte opere sono state realizzate e tante altre sono state cantierizzate. Abbiamo affrontato una vera e propria corsa contro il tempo tra progettazioni e pubblicazione di gare importanti. I tempi del Pnrr non sono alleati delle pubbliche amministrazioni ma mi sento di dire che il Comune di Bari ha raggiunto l’obiettivo. Approfitto di questa intervista per ringraziare tutti, davvero tutti, i dipendenti del Comune di Bari e della Città Metropolitana che in questi mesi hanno ingaggiato un vero e proprio “corpo a corpo” con i tempi delle nuove aggiudicazioni. Oggi si chiude una programmazione e se ne apre un’altra che, per Bari, vale circa 230 milioni di euro. Fondi che si sommano alla spesa del Pnrr che ha visto la città di Bari e la sua area metropolitana destinataria di circa 1,3 miliardi di euro da trasformare in opere per le quali sono già state aggiudicate le gare. Al contrario dei luoghi comuni sul sud, oggi con orgoglio posso dire che il Comune di Bari può contare su una struttura tecnica e amministrativa che non ha nulla da invidiare alle grandi città italiane. Chiunque verrà dopo di me potrà contare su una struttura solida e competente».

E per lei?

«Ho certamente ricevuto più di quello che meritavo. L’affetto e la fiducia che i cittadini mi consegnano ogni giorno è un regalo che proverò a non deludere né a tradire. Non nascondo che già oggi avverto un po’ di malinconia. Sono sempre stato sincero con i miei concittadini, non ho mai nascosto le mie emozioni e non sarei vero se non condividessi con loro il mio stato d’animo in vista della fine di questa esperienza straordinaria. So che avrò paura di soffrire di nostalgia quando toglierò quella fascia tricolore ma, come ho già detto, penso di poter arrivare a giugno 2024 con la coscienza in pace e non perché ho fatto tutto quello che c’era da fare ma perché tutto quello che ho realizzato è stato fatto per la mia città, sempre».

Si sta approssimando anche la fine del suo secondo e ultimo mandato: come si immagina gli ultimi mesi da sindaco?

«Esattamente come gli ultimi dieci anni, in giro per strada in città. Mi capita sempre più spesso...

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