Traporti e sostenibilità

Bari, pronti 24 bus ibridi, con contapasseggeri e telecamere a bordo

Redazione Cronaca Bari

L’Amtab svecchia una flotta «datata» puntando ad abbassare l’inquinamento. Saranno in totale 135 mezzi, fino al 2026

BARI - Ibridi, con un sistema contapasseggeri programmato grazie alla intelligenza artificiale, telecamere di sorveglianza (che in tempi di atti vandalismo e aggressione ad autisti e passeggeri non fanno certo male), computer di bordo. Sono arrivati e pronti per essere immatricolati 21 bus urbani ibridi lunghi circa 12 metri, nonché 3 autobus urbani ibridi autosnodati lunghi circa 18 metri.

Completati, dunque due dei tre lotti della fornitura complessiva di 35 autobus di Classe I, ibridi a due assi con propulsore endotermico alimentato a gasolio, classe di emissione Euro 6, rispondente alle direttive europee e alle norme vigenti in tema di ambiente. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per completare il lotto 2 (ovvero 11 autobus urbani ibridi lunghi circa 10 metri).
L’appalto dei lotti 1 e 3, ricordiamo, è stato aggiudicato dalla Man Truck & Bus Italia SP per un importo di 6,6 milioni di euro. Il lotto 2 è stato aggiudicato dalla Evobus Italia spa per circa 3,1 milioni e saranno consegnati a gennaio. E grazie a quanto la stazione appaltante Amtab ha risparmiato con i ribassi, il Comune è riuscito a ordinare altri 4 bus del lotto 1 per un importo poco superiore a un milione di euro. Il tutto secondo gli accordi quadro Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana e di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Prosegue, dunque il percorso avviato dall’Amtab per rinnovare il suo parco mezzi ibridi, quindi a basso inquinamento, che andranno a svecchiare una flotta abbastanza «datata» e che si aggiungono ai 20 (17 ibridi e 3 elettrici) già arrivati lo scorso anno.

Saranno in totale 135, fino al 2026, gli autobus elettrici che il Comune acquisterà con i fondi del Pnrr e che saranno messi a disposizione dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico urbano e della città. L’obiettivo è arrivare a un servizio quasi totalmente a impatto a zero nel 2026. «Questo è un dato importante per una città che da tempo si è data come obiettivo quello di ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera e allo stesso tempo rendere il servizio di trasporto pubblico efficiente così da essere una reale alternativa all’utilizzo dell’auto privata», aveva spiegato un mese fa il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Intanto entra nel vivo la gara per realizzare un’opera che cambierà il volto del trasporto pubblico locale. Si tratta del Brt, il nuovo sistema di bus elettrici e di viabilità dedicata che il Comune conta di realizzare entro il 2026 con circa 160 milioni di euro finanziati dal Pnrr. Sono tre le domande pervenute per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori. Fase che prevede sul piatto circa 86,6 milioni di euro, mentre i restanti 72,4 milioni sono dedicati alla fornitura dei mezzi e del materiale rotabile. Il percorso Brt, lungo circa 30 chilometri e basato su quattro linee portanti, si snoderà soprattutto a ridosso di grandi attrattori cittadini e di rango metropolitano quali Palazzo di Città, le sedi universitarie dell’area centrale, il Campus delle facoltà scientifiche, il Policlinico e alcuni nodi di scambio importanti, tra cui due dei tre Park&Ride (A e C) e la stazione ferroviaria «Executive» in realizzazione su via Amendola. Il tutto con circa 40 bus lunghi 18 metri.

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