Il caso
Guerra ai predoni dell’oro verde nel territorio Bari-Bat: «Così proteggiamo i raccolti»
Del Core (Confagricoltura): «Piano di prevenzione in collaborazione delle forze dell’ordine, numero emergenze, controlli sul territorio»
BARI - La stagione record dell’olio extravergine d’oliva più prezioso è minacciata dai predoni dell’«oro verde». Prima che nelle campagne di Bitonto, Palo, Grumo, Monopoli, Castellana, Bisceglie, Trani, Andria e Corato, le aree a maggiore vocazione, parta l’assalto agli uliveti prima della brucatura (ndr, la raccolta a mano), ai carichi di olive già raccolte in viaggio verso i frantoi e alle autocisterne traboccanti del preziosissimo liquido ottenuto dalla spremitura del frutto dell'olivo (Olea europaea), mediante processi meccanici (pressione delle olive) o altri processi fisici (lavaggio, decantazione, centrifugazione e filtrazione), in condizioni termiche controllate, Confagricoltura Bari-BAT e Assofrantoi sono corse ai ripari.
I rappresentanti di categoria hanno incontrato prefetti e questori delle due province chiedendo protezione. Ed è già pronto il numero verde 800 083 728 dedicato agli addetti ai lavori per segnalare in tempo reale situazioni sospette, possibili aggressioni, arrembaggi, tentativi di furto e di rapina. Le aspettative per la campagna olearia 2023-2024 nell’area metropolitana di Bari e nella provincia Barletta-Andria-Trani sono molto alte.
«Quasi certamente sarà un’annata da ricordare. In molte regioni italiane le condizioni climatiche che si sono susseguite nei mesi di maggio e giugno hanno finito per penalizzare la produzione mentre da noi sarà una annata di carica e di qualità molto elevata, ancora più importate se guardiamo alla situazione internazionale. In Spagna, ad esempio, dove si produce solitamente la metà dei volumi mondiali è annunciata una annata non tra le migliori» spiega alla «Gazzetta», Massimiliano Del Core presidente di Confagricoltura Bari-BAT.
Le 36mila aziende di Bari e BAT che producono olio su 70mila ettari di terreno manderanno nei frantoi un raccolto eccellente per volumi e valori. Presto inizierà il via vai di trattori con rimorchio diretti nei frantoi, i più grandi saranno in grado di trasportare oltre 100 quintali di olive per un valore di 10mila euro. Dopo la molinatura le grandi autocisterne traboccanti di «oro verde» si metteranno in viaggio verso le industrie con carichi oltre i 200 quintali, per un valore attuale di 200mila euro. In pratica dei portavalori viaggianti.
«Abbiamo bisogno di protezione- spiega Del Core -. All’economia dell’olio extravergine sono legate le sorti di gran parte del nostro territorio. Il valore imprenditoriale di un gioiello dell’alimentazione, prodotto chiave per il settore agroalimentare, è molto alto e la filiera va protetto. I prefetti, i questori, le forze dell’ordine hanno garantito una attenzione e una presenza speciali. Verrà attuato un massiccio piano di prevenzione che coinvolgerà anche le Guardie campestri e i comandi delle Polizie locali. Da parte nostra - conclude il presidente di Confagricoltura - forniremo la massima collaborazione segnalando in tempo reale qualunque situazione sospetta o tentativo di aggressione attraverso un numero verde dedicato 800 083 728. Non ci saranno solo pattuglie ma anche strumentazioni speciali per il rilevamento e la sicurezza. Siamo sul chi va la già da diversi giorni. Tutto il mondo dell’ovicoltura è in fermento. C’è il timore che la criminalità non si faccia sfuggire l’occasione. A Palo e Terlizzi qualcuno si è fatto avanti offrendo protezione in cambio di pagamenti. I casi sono già stati segnalati all’autorità».