Lo scenario
Bari, lidi aperti anche in autunno? Tutto bello ma con tanti «ma»
Lidi chiusi nonostante possano lavorare fino a fine mese: «Torre Quetta aperta fino a Natale? Stiamo valutando come fare»
BARI - Una stagione balneare più lunga, che si spinge fino ad ottobre, per cavalcare un meteo che permette giornate calde e di sole fino ad autunno inoltrato, o addirittura la proposta di trascorrere la Vigilia di Natale fronte mare. Prove di destagionalizzazione in corso sull'onda della proposta di qualche giorno fa del presidente sindacato italiano balneari di Confcommercio, Antonio Capacchione, che ha chiesto alla Regione e al Governo di intervenire innanzitutto sulla rimozione degli ostacoli burocratici che scoraggiano il prolungamento della stagione per i balneari e poi, in secondo luogo, di non fermare i campionamenti delle acque marine che servono per ottenere la balneabilità e che si fermano il 15 settembre di ogni anno.
Certo l'idea non è nuova, viene riproposta ciclicamente e da parte di diversi soggetti. Circa 10 anni fa fu lo stesso ex presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna, che nel 2014 in seguito ad una stagione estiva molto fredda, propose l’allungamento della stagione balneare, con ombrelloni aperti a settembre e ottobre «per battere il maltempo e la crisi che hanno ridotto il turismo».
Al momento secondo l’ordinanza balneare di quest’anno, lidi e stabilimenti possono restare aperti sino al 30 settembre, ma già dalla prima settimana del mese le attrezzature (dagli ombrelloni alle sedie e cabine) vengono smontate.
C’è chi però fa una proposta anche più estrema: restare in attività fino a dicembre. «Ho già detto e ripetuto più volte che la mia idea è di lasciare aperta Torre Quetta fino a dicembre inoltrato, magari per poter stare insieme sino a Natale – spiega Christian Calabrese gestore di Torre Quetta -. Certo, si tratta di uno spazio che per la sua peculiarità, all'aperto e di fronte al mare, ha bisogno di un meteo particolarmente favorevole. Io la mia proposta l'ho avanzata, ma ora sto aspettando di fare un incontro con tutti i sub concessionari che hanno la loro attività in loco. Al netto dei servizi di contorno che io posso garantire, come il parcheggio, la guardiania, la pulizia, poi sono gli esercenti che devono dire la loro. So per certo che molti sono in accordo con la mia proposta, ma si è fortemente subordinati al meteo e questa incertezza non si può bypassare. Modificare l'offerta sull'onda di una evidente nuova stagionalità è una sperimentazione che potrebbe funzionare, ma ci deve anche essere una offerta chiara».
In pratica chi va a Torre Quetta deve sapere cosa troverà come servizi. «Per questo potremo strutturare meglio la proposta quando tutti i concessionari avranno detto la loro. Magari ci sarà chi darà la sua disponibilità nel fine settimana, chi potrà aprire la mattina, chi la sera. Per il fruitore di Torre Quetta, chi viene qui per una passeggiata quando c'è il sole e il bel tempo, pensavo ad una sorta di bacheca reale e virtuale dove indicare con precisione che tipo di servizi troverà».
Questa è stata una estate (per non parlare della primavera) sicuramente anomala dal punto di vista meteo. Maggio e giugno freddi e piovosi, un luglio ed agosto torridi, settembre sembrava partito bene, ma l'ultimo fine settimana non è stato proprio l'ideale da godersi il mare.
«Certo, se Torre Quetta deve rimanere aperta fino a Natale c'è bisogno di eventi speciali a sostegno, così come è stato organizzato in estate, tra concerti ed aperitivi. Una formula che è piaciuta in estate e che ha garantito ottime risposte. Abbiamo chiuso una buona stagione, molto meglio dello scorso anno. Senza contare che rientriamo nei progetti di Bari costa sud, le potenzialità di crescita ci sono tutte».
E meteo permettendo anche la possibilità di scambiaci gli auguri di Natale fronte mare.