Lo scenario

Bari, a Pane e Pomodoro ancora ladri in azione

Luca Natile

Turisti sempre nel mirino: diversi i casi segnalati negli ultimi giorni

BARI - Piangi, sei stato a Bari. Settembrata barese con scippo. «Questa meravigliosa coda d’estate, parto con l’amarezza nel cuore. Portiamo con noi il ricordo di tre giorni trascorsi in una Bari da bere tra storici teatri e palazzi d’epoca in stile Liberty, nelle strade eleganti di Murat e del Madonnella, di un sole che ci ha accarezzato mentre prendevano il bagno sul lido più amato da noi baresi. Ma anche l’immagini in lontananza di ragazzini che si allontanavano dalla nostra stuoia portando via gli occhiali da sole e un borsa da tualette dove avevamo riposto, per fortuna solo la crema solare protettiva un detergente per i capelli e un orologio smartwatch comprato su Amazon a 30 euro».

Storie ordinarie di una giornata al mare «Soli e con pochi euro. Siamo venuti a vedere. Quest'acqua e la gente che c'è» direbbe Paolo Conte (il cantautore) per raccontare la spiacevole (per fortuna non drammatica) disavventura di due turisti, gli ultimi in ordine cronologico di una lunga serie, derubati mentre trascorrevano qualche ora cullati dal rumore della risacca sulla battigia di Pane e Pomodoro, il lido più iconica e instagrammabile della città.

«Il valore degli oggetti che ci sono stati portati via, per nostra fortuna, è molto contenuto ma è l’esperienza, il gesto che ci ha offeso» ammette Sofia, laurea in Economia all’Università degli studi di Bari, un lavoro da sales manager in una società londinese con uffici a due passi dal distretto finanziario della City.

È tornata a casa per una breve vacanza insieme al compagno William, nato e cresciuto a Leeds, città nella contea di Yorkshire, nell'Inghilterra settentrionale. «Tutto è successo - spiega Sofia - a poche ore dalla nostra partenza per il ritorno a Londra. Avevamo lasciato bagagli, portafogli e documenti a casa di parenti. Il mio telefonino era sotto la stuoia. Sopra solo asciugamani e un beauty case. Lo hanno preso e sono scappati. Giovanissimi, li abbiamo visti mentre eravamo con i piedi a mollo. Non abbiamo fatto in tempo a corrergli dietro che erano già lontani. Pensavamo avessero portato via il telefonino che evidentemente non hanno visto. In considerazione del danno contenuto e del fatto che poche ore più tardi saremmo partiti abbiamo deciso di non denunciare. I vicini di ombrellone ci hanno detto che cose così accadono di frequente».

L’estate sta finendo ma l’abilità criminale dei maestri baresi dello strappo, del borseggio, della rapina continua ad alleggerire soprattutto i turisti, accomunando visitatori di tutte le nazionalità sotto la medesima sventura.

Nel libro mastro delle razzie denunciate nel corso degli anni, ci sono i racconti angosciati di viaggiatori provenienti da Albania, Germania, Romania, Russia, Danimarca, Canada, Usa, Bulgaria, Australia, Inghilterra, Cina, Polonia Grecia solo per citare alcune delle «tappe» di questo tristissimo giro del mondo. Nei giorni scorsi su google è apparsa la «recensione» delli scippo patito proprio a Pane e pomodoro della travel journalist ungherese Dóra Patakfalvi. «Mentre facevamo il bagno la nostra auto - spiega - era nel parcheggio vicino la spiaggia e da lì sono state rubate tutte le nostre valigie e borse. Si tratta di una zona brutta, state tutti attenti».

Scippolandia in passato ha fatto anche vittime illustri, ad esempio la moglie dello scrittore e matematico ungherese Péter Esterházy, discendente da una delle più nobili e antiche famiglie aristocratiche ungheresi. Poi la moglie di Tadeusz Kantor, il grande drammaturgo polacco. Poi Peter Handke, scrittore austriaco. Nell’elenco anche Jacques LeGoff, insigne storico francese giunto a Bari per fare visita al suo principale editore italiano, Laterza. Il tempo di mettere il naso fuori dall’hotel Oriente di corso Cavour dove alloggiava, che sua moglie fu strattonata da tue topini a bordo di uno scooter che le portarono via il borsello. Non passò un giorno che, durante una passeggiatina nella città vecchia, l’intellettuale francese, fu scippato una seconda volta. Ripartì maledendo il giorno in cui aveva messo piede nella città di San Nicola.

Una delle vittime più celebri, nell’estate del 2002 fu Irene Papas. La bravissima attrice Greca, scomparsa lo scorso anno, si stava imbarcando a bordo dell’auto su un traghetto diretto a Patrasso. Come non citare poi Milva , la regina del bon-ton Lina Sotis, l’ambasciatore, albanese in Italia Llesh Zef Kola e il jazzista Pat Metheny derubato di soldi, abiti, telefonino e borsa mentre faceva il bagno in mare.

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