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C’è lo stop per i rifiuti di Bari: «Cattivi odori dall’impianto»
Da giovedì raccolta rallentata. L’Amiu: «Situazione verso la normalità»
BARI - In gergo si chiama «valore dell’indice respirometrico dinamico», espressione molto tecnica che si potrebbe tradurre volgarmente con «odori in eccesso». Ecco perché da giovedì scorso Amiu Puglia ha dovuto sospendere il conferimento dei rifiuti urbani nell’impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) di Bari. Uno stop temporaneo determinato da una diffida della Regione disposta a seguito di una comunicazione dell’Arpa. Nel corso di un campionamento, infatti, i tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente hanno registrato un superamento dei valori relativi, appunto, agli odori.
Uno sforamento determinato, a quanto pare, da una concentrazione eccessiva della parte organica rispetto all’indifferenziato. Di qui lo «stop» al conferimento dei rifiuti prodotti dai residenti di Bari città. Il materiale è già stato dirottato verso altri impianti, una parte a Massafra e, in un secondo tempo, sulla base di un dettagliato programma, in altri centri. Così ha stabilito l’Ager, «al fine di scongiurare gravissime criticità per i servizi di raccolta nel Comune di Bari» si legge in una comunicazione dell’Agenzia regionale che gestisce il ciclo dei rifiuti.
«Amiu - fa sapere l’azienda - pur ritenendo del tutto anomalo tale valore, riservandosi ogni opportuno approfondimento e tutela, si è subito adeguata alle prescrizioni imposte, che hanno determinato la sospensione dell’attività dell’impianto, ed ha richiesto un nuovo ed immediato campionamento, fissato da Arpa per il giorno 29 agosto». Se ne riparlerà martedì, dunque.
L’impianto di biostabilizzazione, che sorge all’interno del complesso Amiu alla Zona industriale è in grado di trattare 700 tonnellate di rifiuti al giorno, pari a circa il 90% degli indifferenziati prodotti dal capoluogo. Qui i rifiuti vengono triturati ed igienizzati. Alla fine del processo, il materiale trattato si divide in una frazione di «sottovaglio» (componente organica) che diventa materiale di copertura per le discariche, ed una di «sopravaglio» (componente secca) da destinare alla produzione di Css (combustibile solido secondario).
Non è la prima volta che l’impianto Tmb di Amiu è soggetto a problemi che ne bloccano l’attività. A seguito dello stop temporaneo di giovedì, «Amiu Puglia ha provveduto a riorganizzare le proprie attività». Ciò ha comportato dei «rallentamenti nella raccolta dei rifiuti» nella giornata di venerdì, ma già da ieri «la situazione sta tornando alla normalità». Di conseguenza, «l’azienda confida di poter assicurare la raccolta dei rifiuti nelle giornate a venire». Niente rifiuti per strada in città, dunque in ragione del «piano B» che verosimilmente sarà operativo sino a quando i valori sugli odori rientreranno all’interno delle soglie previste.
Sotto l’aspetto organizzativo, Amiu precisa infine che «sta provvedendo a trasportare una parte dei rifiuti (quelli raccolti nei mezzi più grandi) presso l’impianto di Massafra, mentre, per quanto riguarda i destini più lontani e il conferimento dei mezzi satellite, l’Azienda sta andando a conferire in una piattaforma di trasferenza, in maniera tale da ottimizzare i carichi e farli viaggiare su mezzi più grandi». La piattaforma individuata si trova a Modugno dove «Amiu Puglia sta andando a trasferire i rifiuti con i mezzi piccoli», mentre l’azienda «provvede dunque a caricare i rifiuti sui mezzi più grandi e poi li trasporta negli impianti individuati da Ager».