L'intervista

«Polignano a Mare registra un +22% di arrivi: qui boom di americani e australiani»

Michele De Feudis

L’assessore al Turismo Muciaccia: prezzi su per l’inflazione, ma decide il mercato

Assessore Francesco Muciaccia, titolare della delega al Turismo nella giunta comunale di Polignano, quanto costa un con gelato con panna nel borgo marinaro?

«Si parte dai due euro e cinquanta. Non mi sembra una cifra folle».

Incontriamo l’esponente dell’amministrazione di sinistra identitaria davanti alla centralissima scultura dedicata ai caduti delle guerre mondiali, che i polignanesi chiamano “il Monumento” davanti all’Arco marchesale, e insieme al politico passeggiamo prima verso la statua di Domenico Modugno e infine passare per il Museo Pino Pascali.

La polemica sul caro-prezzi nelle località estive pugliesi impazza. Come stanno le cose?

«È la legge della domanda e dell’offerta che regna. Di fronte all’aumento dell’inflazione, dei costi energetici a causa della guerra secondo l’Istat, anche i prezzi dei servizi turistici crescono conseguentemente. Se sono eccessivi o meno non lo stabiliamo noi, ma il mercato. Non mi spaventano gli eccessivi rincari, lo dico come assessore. Ho dati alla mano che confermano l’aumento dei flussi di arrivi».

Qualche numero?

«Non solo aumentano numericamente ma anche cresce il tasso di internazionalizzazione che dal 2022 al 2023 passa - nel periodo dal 1 gennaio al 31 luglio - dal 55% al 65%, con arrivi soprattutto da Usa, Australia e Francia. Parliamo di 84.728 presenze rispetto alle 68.454 dell’anno precedente (+22,9%). E la certificazione viene dal portale della tassa di soggiorno».

Quindi ci sono più turisti stranieri che italiani?

«Due terzi vengono dall’estero. Assistiamo ad una trasformazione radicale dei flussi in termini qualitativi, non sono quantitativi. Rileviamo più stranieri che hanno maggior capacità di spesa degli italiani e incidono di fatto sull’aumento dei prezzi. Non a caso, con questo trend, i ristoranti sono tentati non dall’abbassare i prezzi ma dall’elevare la qualità dell’offerta».

Come sta evolvendo l’accoglienza? Ci vuole più personale formato e specializzato?

«Questa è la nota dolente per il futuro: c’è una grande carenza di personale qualificato a fronte di un fenomeno in costante incremento. L’offerta formativa fatica a consolidarsi e la manodopera spesso non è al passo con le esigenze degli operatori che hanno necessità di personale che parli le lingue e sia in linea con standard di accoglienza internazionali. Poi c’è anche la pubblica amministrazione in ballo…».

In che senso?

«Aumentano i ricavi dalla imposta di soggiorno e anche le spese vincolate per finalità turistiche nei servizi. Non sempre le amministrazioni sono reattive quanto a competenze e tempistica nell’espletare tutte le procedure per migliorare l’offerta».

Le brutte figure, dai disservizi ai prezzi pazzi, ora sono globali grazie alle recensioni sui social del turismo. Come ci si attrezza per limitare i danni e difendere la propria presentabilità come comunità?

«Polignano quest’anno hanno vinto il Traveller review award 2023 di Booking: il premio arriva per la grande capacità degli operatori turistici di presentare una offerta di alto livello, e allo stesso tempo anche grazie a una comunità pronta ad accogliere gli ospiti, facendoli sentire a casa».

A Polignano se si va alla spiaggia libera - Grotta delle Rondinelle o Cala Fetente - e ci si rifocilla nei ciringhiti con bevande fresche e panini col polpo arrosto, quando si può spendere per una giornata di mare?

«Cifre accessibili a tutti. Con venti euro a persona si può trascorrere una giornata senza lesinare su nulla…».

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