Bari, il «NO!» dei ragazzi di San Girolamo a inquinamento, bullismo, mafia
L'installazione inaugurata al Centro servizi per le famiglie e donata al Comune, perché possa essere posizionata nel quartiere
BARI - Un grande «No!» in ferro battuto. Un no che si erge quasi a barriera contro l’inquinamento e la plastica, il bullismo, la mafia, lo spreco. Una installazione che oggi sarà inaugurata al Centro servizi per le famiglie San Girolamo e contestualmente donata al Comune, perché possa essere posizionata nel quartiere.
«Stiamo parlando del lavoro portato avanti da 8 ragazzi della Casa della legalità nell’arco di circa due mesi - spiega l’educatore Raffaele Diomede, responsabile del progetto - I ragazzi hanno lavorato sotto la supervisione dell’artista Sergio Scarcelli nell’ambito di un progetto che ha come capofila l’Istituto Redentore, con l’obiettivo di insegnare a ragazzi a rischio che c’è sempre il modo di svincolarsi da un destino che per alcuni sembra già tracciato. Stereotipi non veri se ci si impegna».
«Quello che abbiamo portato avanti è un processo di arte collettiva - sottolinea Scarcelli - Abbiamo preso del ferro e realizzato un’opera che si propone come arte pubblica a disposizione del quartiere. Durante il processo di realizzazione i ragazzi non hanno solo imparato a trattare il materiale, ma abbiamo dialogato sul concetto di arte e bello, sul loro significato. Spesso le periferie sono povere di questi concetti e i ragazzi si sono entusiasmati per essere stati coinvolti e diventati protagonisti di un lavoro che viene donato alla collettività, che diventa bene comune come dovrebbe essere l’arte pubblica. Non abbiamo solo fatto un qualcosa che poi sarà esposto in piazza, abbiamo lavorato anche su un concetto di partecipazione e inclusività».
L’installazione è grande e tridimensionale: tre metri per quattro per 60 centimetri di spessore. Inizialmente i ragazzi puntavano a realizzare un grande pesce mangia plastica, ma visto che si trattava di una idea già ampiamente sviluppata, si è deciso per un grande «NO» con il punto esclamativo riempito di plastiche. «È un NO! simbolico e molto forte - dice Diomede -, è il no a quanto di brutto si è spesso costretti ad affrontare e per il quale è importante dire appunto no».
Il progetto rientra in Fare-Futuro d’autore, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. L’installazione che si chiama «!» sarà svelata durante una breve cerimonia al Centro servizi per le famiglie San Girolamo Casa della cittadinanza attiva e della legalità con la partecipazione dei ragazzi coinvolti e delle Istituzioni.
«Puntiamo a comunicare l’entusiasmo che i ragazzi hanno messo nel realizzare questa installazione - conclude l’artista -. Il nostro NO! può diventare uno spazio mostre dove altri ragazzi e studenti potranno appendere foto o altro, soprattutto sarà il simbolo di un processo educativo che si apre all’intero quartiere».