Conservatorio di Monopoli, pronto progetto per campus musicale
Il presidente uscente Amati lascia dopo due mandati
MONOPOLI - «Chi incontra anche per una volta il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, rimane per sempre suo 'figliò. E come ultimo atto di congedo dall’incarico di presidente, dopo due mandati (sei anni) molto avvincenti, ho presentato il progetto per la costruzione del Campus musicale. Continuerò a seguire le vicende del Conservatorio e della costruzione del Campus con i soliti vigore e determinazione». Lo dichiara Fabiano Amati, presidente del consiglio di amministrazione del Conservatorio di musica Nino Rota di Monopoli.
«Il Campus musicale è il nuovo obiettivo del Conservatorio di Monopoli, candidato ad apposito finanziamento del ministero dell’Università per 10milioni di euro. Il terreno individuato, messo a disposizione gratuitamente dall’amministrazione comunale di Monopoli - e di questo ringrazio il Sindaco Angelo Annese per la collaborazione - ha una superficie totale di 9.291 metri quadrati ed è localizzato tra via Santa sulla strada, via Baione e via Luigi Capitanio, sulla direttrice Monopoli-Conversano. Il documento preliminare di progettazione è stato redatto dall’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio - Asset - e prevede la realizzazione di un blocco didattico, con 52 aule, amministrativo, con dieci uffici, una biblioteca, due auditorium - interno ed esterno - per un totale di 550 posti, una sala di registrazione, una mensa per 150 persone, oltre a diversi ambienti strumentali alle attività dei docenti, degli studenti e al funzionamento della struttura: il tutto per una superficie totale di 5.662 metri quadrati, a cui sono aggiunti tutti gli standard a cominciare dai parcheggi. Nelle prossime settimane, raccogliendo la disponibilità del sindaco Annese a concedere ulteriori porzioni dell’area interessata, amplieremo il programma del Campus a un blocco residenziale con almeno 100 stanze, concorrendo a finanziamenti per alloggi universitari, così da poter compiere con maggiore intensità la vocazione internazionale dell’alta formazione musicale pugliese.»