Il giorno dopo
Incendio al «Miulli» di Acquaviva, parla il ds Dattoli: «Il piano di emergenza ha funzionato»
I carabinieri e i vigili del fuoco sono al lavoro per individuare l’esatto punto di innesco del fuoco
ACQUAVIVA DELLE FONTI - Il giorno dopo del Miulli è un graduale ritorno alla normalità, con i ricoveri che continuano, il pronto soccorso che ha ripreso in parte a funzionare, mentre le indagini di carabinieri e vigili del fuoco continuano per accertare le cause dell’incendio scoppiato martedì mattina al secondo piano interrato dell’ospedale di Acquaviva delle Fonti, fortunatamente senza provocare feriti. I militari hanno chiesto alla struttura le registrazioni delle immagini immortalate dalle telecamere di videosorveglianza per capire l’esatto punto di innesco del rogo ed eventualmente la sua origine, se un corto circuito, il malfunzionamento di impianti o l’incauto gesto di qualcuno.
Intanto l’ospedale prova a tornare alla normalità. Ieri mattina si sono registrati 370 ricoveri (in genere superano le 500 unità) e nelle prime ore della giornata il direttore sanitario, Vitangelo Dattoli, ha coordinato una riunione organizzativa con i primari delle unità operative dei reparti più interessati dalle restrizioni, legate al rogo.
Come si è organizzato l’ospedale per far fronte all’emergenza causata dall’incendio?
«Sono stati evacuati in altri reparti del nostro ospedale i degenti di cardiologia, pneumo-gastro, oncologia, unità terapia intensiva neonatale, per un totale di 119 posti letto. Lo abbiamo fatto attivando il dispositivo di emergenza del Miulli che prevede l’evacuazione intra ospedale verticale ed orizzontale. Senza dimenticare che i reparti al di fuori dell’ala nord-est evacuati, hanno sempre funzionato regolarmente e si sta procedendo al ripristino completo del Pronto Soccorso e della sala-operatoria, connesso alla regolarizzazione degli impianti».
Si possono escludere problemi statici?
«Penso proprio di sì. Il comando dei Vigili del Fuoco di Bari, preposto anche a queste verifiche, con la collaborazione dei Carabinieri, della Polizia Locale e d’intesa con la Asl, non ha rilevato problematiche strutturali di agibilità generale. Sono quindi in corso interventi di manutenzione straordinaria delle condutture degli impianti, in particolare, di climatizzazione, dell’ala di nord-est e al momento non parrebbero emergere problemi di sorta. Appena queste attività verranno concluse siamo pronti a garantire il ripristino della normalità in tutto l’ospedale».
Come ha vissuto i primi momenti dell’emergenza?
«Sono stato informato da una telefonata della presenza di fumo in alcuni ambienti, ho avuto qualche momento di preoccupazione, che si è subito dissolta, consapevole del senso di responsabilità assoluta e di senso del dovere dei soccorritori di emergenza, delle istituzioni, delle figure interne del personale e degli stessi degenti. Mi preme, infatti, evidenziare la perfetta organizzazione messa in campo nel giro di pochissimi minuti per governare l’emergenza al Miulli. E voglio dire grazie a tutti i colleghi e collaboratori della direzione sanitaria, degli uffici tecnici amministrativi che hanno contribuito al coordinamento dell’emergenza. Un ringraziamento è d’obbligo al personale medico, infermieristico e agli operatori tutti che hanno messo in pratica le proprie capacità maturate in anni di esercitazioni, coadiuvati dalla propria cultura professionale, mettendo in salvo e in sicurezza centinaia di pazienti spaventati. E non posso esimermi dal dire grazie ai pazienti e alle loro famiglie, che hanno confermato la fiducia nell’ente, ottemperando alle disposizioni organizzative».