A Bari

Femminicidi, nei bagni di undici fast food adesivi con il numero 1522 per chiedere aiuto

Redazione Cronaca Bari

Sono oltre 1.047 in meno di 4 anni le vittime che si sono rivolte al centro antiviolenza della città

Nei bagni di tutti i ristoranti McDonald’s della Città metropolitana sono affissi adesivi che ricordano alle donne che se si dovessero trovare in contesti di violenza c’è il numero nazionale 1522 che - tutti i giorni, 24 ore su 24 - accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Un modo per favorire la conoscenza dell’iniziativa mettendo a disposizione 11 ristoranti, che ogni giorno accolgono oltre 11.400 cittadini e che possono svolgere un’importante funzione di volano di comunicazione per un messaggio che deve poter raggiungere quante più persone possibili.

È l’iniziativa «Non sei sola, lasciati aiutare» lanciata da McDonald’s in rete con l’assessorato comunale al Welfare per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne e far conoscere il più possibile gli strumenti a supporto delle vittime.

Alla presentazione sono intervenute l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la presidente dell’associazione Differenza Donna Elisa Ercoli, e la corporate relations director McDonald’s Italia Delia Ciccarelli.

«Siamo felici di questa nuova collaborazione che permetterà di ampliare sul territorio le campagne di comunicazione e sensibilizzazione che realizziamo in maniera stabile nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi di aggregazione, nelle attività commerciali affinché le bambine, le adolescenti, le donne in situazione di vulnerabilità o pericolo non si sentano mai sole e possano avere nell’immediato un punto di riferimento - ha commentato Francesca Bottalico -. Sono oltre 1047, in meno di 4 anni, le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza comunale, delle quali 100 in emergenza, la maggior parte accolte in strutture di emergenza e messe in protezione. La città di Bari sceglie quotidianamente di investire fondi e professionalità nelle attività dei centri antiviolenza - sia quello comunale che quello gestito dall’associazione Giraffa -, che ad oggi sulla città contano 10 sportelli di ascolto oltre che svolgere importanti azioni di sostegno sociale, psicologico, lavorativo e abitativo in un’ottica di autodeterminazione affinché la paura e le violenze economiche, sempre più frequenti, non demotivino e scoraggino le donne a darsi l’opportunità di costruirsi una nuova vita anche con i propri figli lontano dal partner violento. In questa direzione abbiamo bisogno di lavorare ancora molto sull’educazione culturale e sul contrasto agli stereotipi».

«Questa iniziativa offe un importante supporto alla diffusione del numero 1522 - ha dichiarato Elisa Ercoli -. Un numero nazionale che, oggi più che mai, è strumento prezioso per le donne che vogliono uscire dalle tante, terribili, forme di violenza. I continui femminicidi, i dati ancora altissimi della violenza domestica, la triste consapevolezza che l’età di chi agisce violenza di genere sia sempre più bassa, non possono farci perdere occasioni importanti come questa. Poter far sapere a un numero così importante di persone dell’esistenza del 1522 e quindi di un servizio di operatrici esperte instancabili, in grado aiutare concretamente, è una strada che può davvero aiutarci a salvare la vita delle donne ostaggio della violenza».

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